Conte leader e Grillo garante: ok alla mediazione dei Sette Saggi "Cencelli" - Affaritaliani.it

Politica

Conte leader e Grillo garante: ok alla mediazione dei Sette Saggi "Cencelli"

Un piccolo passo indietro per il fondatore del M5s e l'ex premier e si riparte a trattare sullo Statuto. Il ruolo dei Sette Saggi

La mediazione è in corso e, in campo, per l'ultimo disperato tentativo, ci sono i pesi massimi. Luigi Di Maio e Roberto Fico, i due ragazzi che stanno dentro al Movimento già da prima che nascesse, nati nei meetup e arrivati ai vertici delle istituzioni, sono riusciti a 'congelare' lo scontro in atto tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte che rischiava di ridurre a brandelli il Movimento.

E' l'ultimo tentativo per evitare un'altra spaccatura in M5s, dopo lo scontro tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte. "La strada e' in salita, lo ammette anche Di Maio. "Non e' semplice ma troveremo una soluzione comune per far ripartire questo progetto il prima possibile", dice il ministro degli Esteri che ieri per cercare di riportare il sereno nel mondo M5s si e' recato, insieme al presidente della Camera, Roberto Fico, nella residenza di Beppe Grillo a Marina di Bibbona. Il lavoro di mediazione, promosso pure dai gruppi parlamentari di Camera e Senato, va avanti.

Conte leader con Grillo garante, con due reciproci piccoli passi indietro. La strada del comitato dei Sette Saggi (Crimi, Crippa, Licheri, Patuanelli, Beghin, Fico e Di Maio) che dovranno lavorare all'intesa, rassicura Grillo che non verrà estromesso dal ruolo di Garante, scrive il Messaggero permette ai 5S di avere finalmente la guida che voleva, dopo la lunga e disastrosa parentesi del reggente-Crimi, ma ridimensiona i «pieni poteri» che avrebbe voluto l'ex premier per non fare «il figurante» consegnandone una parte ai Sette Saggi e soprattutto agli unici due (Di Maio e Fico) che hanno saputo istruire la trattativa.

I nomi dei componenti del comitato dei sette saggi fa capire che è stato utilizzato un po' di manuale Cencelli, conclude il Messaggero. "In altre parole tre stanno con Conte (Crimi, Licheri e Patuanelli) e due con il comico (Crippa e Beghin). Poi ci sono due big (Di Maio e Fico) al di sopra di ogni sospetto che però, nel loro assennato equilibrismo degli ultimi giorni, si sono convinti se non a stare dalla parte del fondatore, sicuramente a non voler mandare a gambe all'aria il Movimento come vorrebbe chi è pronto a seguire l'ex premier".