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Conte insiste con le opposizioni: “Venite agli Stati generali”. VIDEO
Al termine della prima giornata degli Stati generali Conte parla di "ottimo lavoro" e invita le opposizione a "dare una mano"
"Faccio un ulteriore invito alle forze di opposizione perche' vengano agli Stati generali, magari dopo avere ascoltato le parti sociali", è questo l'appello che il premier Giuseppe Conte rivolge a Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi. E' da villa Pamphilj che il Presidente del Consiglio parla alla fine di una lunga giornata di confronto con tutti i ministri e con tutti i vertici delle istituzioni europee. Ma Conte è alle opposizioni che vuole rivolgersi principalmente per cercare di allargare il dibattito nel modo più ampio possibile e legittimare la sua iniziativa. "Sarà una vittoria se porteremo a casa il Recovery Fund. Ho chiesto all'opposizione di venire, anche perchè nella Ue ci sono governi di destra, ad esempio il patto di Visegrad, legati alle forze di opposizione in Italia", prosegue il premier mentre Salvini da Reggio Calabria continua a dare picche.
Il premier non fa giri di parole quando parla delle prossime risorse e del loro accesso. "Alcune somme sono già a disposizione, altre però dobbiamo deciderle e per la redistribuzione delle somme se non abbiamo progetti concreti, misure di impatto, non andiamo da nessuna parte". E le misure di impatto di cui fa riferimento non possono non passare dalla lotta all'evasione: "Nella legge di bilancio c'è già il cashless. C'è un ritardo causato solamente dal covid", afferma il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, appoggiato dal ministro dell'Economia Gualtieri che conferma che questo Governo "non farà condoni", poi Conte prosegue: "Il contrasto all'evasione fiscale e' un'assoluta priorita'. Noi dobbiamo recuperare quei miliardi che vengono sottratti a tutta la comunita'. La voluntary disclosure e' un progetto particolare che andremo a discutere insieme anche ad altri elementi. E' chiaro che questo tipo di disclosure pone dei problemi sui possibili reati che ci sono dietro", chiosa il premier mettendo ombra alla proposta della task force di Vittorio Colao. Ma c'è anche la riforma del fisco: "Abbiamo un fisco non equo e inefficiente e, per una riforma del genere, potremo utilizzare anche risorse Ue".
Ciò che emerge dalla prima giornata degli Stati generali è anche l'apprezzamento da parte dei vertici europei. Il che lo conferma il ministro Gualtieri. "C'è stato un approfondito confronto con i rappresentanti e i vertici delle istituzioni europee, con alcuni importanti economisti ed è emerso molto bene un forte grado di consenso sull'ambizione - afferma il titolare del Mef, affianco al premier - e gli indirizzi di questo piano per il rilancio del paese che stiamo elaborando, orientato ai grandi assi dell'innovazione della sostenibilità della formazione e coesione sociale e territoriale".
Quanto alla modifica dei decreti sicurezza Conte assicura che "non c'e' alcuna fibrillazione nella maggioranza. Di fibrillazioni ho letto sui giornali. Al consiglio dei ministri ci siamo rammentati reciprocamente che e' nel programma di governo e siccome siamo usciti dalla fase piu' acuta dell'emergenza adesso ci stiamo lavorando. Ma e' nei punti programmatici di governo, nessuna fibrillazione", ha chiarito Conte dopo la domanda di un cronista che chiedeva conto delle parole di qualche giorno fa del capo delegazione del Pd Dario Franceschini.