Politica
Conte: "Nuovo M5s? Alla fine di maggio. Noi alleati con il Pd, non subalterni"
Su Renzi: "Non l'ho più sentito. Ma non escludo di incrociarlo in qualche autogrill". Sul video di Grillo: "Non lo avrei fatto"
Conte: "Nuovo M5s? Alla fine di maggio. Noi alleati al Pd, non subalterni"
Giuseppe Conte è pronto a prendere in mano ufficialmente il M5s. L'ex premier ha già scritto il programma e definito il nuovo statuto. "Sono stati due mesi spesi bene. Per rifondare una forza politica - spiega Conte al Fatto Quotidiano - occorre del tempo, occorre un confronto continuo, a tutti i livelli. Ora siamo pronti. Abbiamo una carta dei principi e dei valori, un nuovo statuto, una piattaforma di voto alternativa: a giorni avremo i dati degli iscritti, perché non può che essere così, ci sarà un grande momento di confronto pubblico e poi si voterà. Il doppio mandato non è attualmente nello Statuto e quindi non sarà nel nuovo Statuto. La direzione politica del M5S va distinta dalla gestione tecnica della piattaforma. Non c’è possibilità per una forza politica rappresentata in Parlamento che ci sia anche solo l’ombra di una commistione tra questi due aspetti. Purtroppo da parte dell ’Associazione Rousseau c’è stata una pressante ingerenza nelle scelte politiche: ma in democrazia se si ha un progetto alternativo, lo si presenta e lo si fa votare, funziona così".
Conte affronta anche il caso Grillo, relativo al video del garante del M5s in cui difendeva il figlio Ciro e gli amici accusati di stupro di gruppo da una ragazza. "Rispetto la sua sofferenza, - prosegue l'ex premier al Fatto - così come rispetto quella di chi si sente vittima di questa vicenda. Mi sento spesso con lui, ma è chiaro che nel dna del Movimento ci sono due pilastri: il rispetto dell’indipendenza della magistratura e il rispetto delle donne e della parità di genere. Non lo avrei fatto quel video, per un motivo. Le trasmissioni tv ne hanno approfittato per dire ‘siccome ne ha parlato Grillo, possiamo parlarne anche noi’. Un processo parallelo, una degenerazione che non permetterei mai".
Una battuta pepata anche su Matteo Renzi. "Non lo ho più sentito, ma non escludo in futuro di incrociarlo in qualche autogrill". Conte allontana l'ipotesi Draghi al Quirinale. "L’approccio migliore è sostenere il governo e augurarci tutti che possa proseguire il suo percorso. Chi oggi dice: vedo bene Draghi al Colle sembra quasi voglia liberare una casella al governo. Non è responsabile nei confronti dei cittadini dire in questo momento, con tutti i problemi in corso, che Draghi deve andare al Quirinale". Sulle alleanze Conte parla chiaro. "Sono impegnato nel rapporto con il Pd in un dialogo alla pari, senza alcuna subalternità".