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Politica
"Conte ricorda il primo Berlusconi". Sui social supera Salvini e Meloni
Giuseppe Conte Lapresse

Le performance sui principali social (Facebook/Instagram/Twitter) di Giuseppe Conte sono "nettamente superiori" a quelle di Matteo Salvini e Giorgia Meloni. E' la conclusione cui arriva una analisi effettuata da Spin Factor sulla piattafoma web e social listening 'Human', l'unica a contare su una base semantica italiana programmata interamente da sviluppatori italiani. "Salvini è in fase discendente, la Meloni ancora stabile e credibile. Ma Conte rappresenta un fenomeno sottovalutato che ricorda quello del primo Berlusconi", spiega Tiberio Brunetti, fondatore di Spin Factor. L'analisi è stata condotta sui canali social di Giuseppe Conte, Matteo Salvini e Giorgia Meloni ("i tre lader che oggi hanno la presenza social più significativa", dice sempre Brunetti all'Adnkronos) confrontando performance, sentiment e semantica sulla base dei post e dei commenti dei rispettivi canali ufficiali. Il tutto in un periodo compreso dal 21 al 27 settembre, oltre a una comparazione tra settembre 2020 e l'ultimo mese per una parte dell'indagine. Per quel che riguarda i dati relativi alla 'sentiment analysis', Conte può vantare il 40,88% di commenti positivi (a settembre 2020 era al 31,08%), il 45,45% neutri e il 13,67% negativi. A seguire la Meloni con il 32,61% positivi (settembre 2020 era al 25,77%); 50,37% neutri e 17,02% negativi. Infine Salvini con il 29,11% positivi (settembre 2020, 29,33%), 54,95% neutro e 15,94% negativi.

"Conte -sottolinea Brunetti- funziona sia nella piazza virtuale che in quella reale, dove i suoi comizi sono sempre affollatissimi. Raccoglie quello stesso consenso che aveva un anno fa in piena pandemia, quando era premier". Il trend resta sempre lo stesso anche per quel che riguarda l''engagement medio', cioè like, commenti e share generati da ciascun leader: l'ex premier è a 65.100, Meloni a 29.800 e Salvini a 27.135. Nel dettaglio, tra le altre cose, il leader della Lega arretra su Facebook ma tiene il passo su Instagram. Ancora, dal confronto tra le interazioni medie di questa settimana rispetto alla settimana precedente emerge un crollo della Meloni, che in particolare su Facebook ha generato il 119% di engagement per post in meno. Confrontando, invece, le interazioni medie su Facebook tra settembre 2020 e settembre 2021 si conferma un trend negativo per Salvini, che rispetto a un anno fa genera il 56,9% di like, commenti e share in meno. Segno negativo, però, anche per Conte (9,2%) e Meloni (17,9). Una parte dell'analisi si occupa poi della semantica, le top words e le top bigram (combinazioni di due parole) usate dagli utenti. "Un indicatore importante -spiega sempre il fondatore di Spin factor- che ci dice come Conte sia ancora il presidente Conte, mentre gli altri due leader sono Giorgia e Matteo. Il tutto quando sui social uno dei paradigmi fondamentali è proprio la credibilità, la capacità di dire cose che non vengono smentite".

Su questo fronte le parole più ricorrenti per Conte sono, appunto, presidente e Italia e poi reddito e green pass. Per la Meloni la più ricorrente è Giorgia, poi Italia, figli e italiani tra le altre. Italia parola gettonata anche per Salvini, ma nei suoi social spiccano Matteo e, tra le altre, anche Bla Bla. L'indagine prende anche in considerazione l'importo speso da ciascun leader in advertising su Facebook e Instagram nella settimana 18-24 settembre 2021. Si tratta di quei post sponsorizzati finanziati dai partiti di riferimento che consentono di raggiungere un numero maggiore di persone. Per Conte risulta una spesa pari a zero euro, Salvini ha speso 23.803 euro e la Meloni 686. Come rivela l'indagine, da quando Facebook fornisce questo dato (aprile 2019) Salvini ha speso 418.789 euro in inserzioni Fb. "Oggi non c'è dubbio, chi presidia bene i social riesce a creare un mood che ha una ricaduta nella vita reale -sottolinea Brunetti-. In un momento di emergenza come quello che viviamo la gente ha scoperto le cose essenziali, la credibilità. La Meloni ha una proposto forte, catalizza la protesta. Salvini era un duro e puro e ora paga il fatto di essersi smentito prima il governo con il M5s, poi il Papeete, ora Morisi. Rischia di fare il 'salto dello squalo', come Fonzie in 'Happy days', e perdere tutta la sua credibilità. E' successo a Renzi. Conte, invece, regge perché ha delle parole chiave che gli vengono riconosciute. Al posto del M5s valuterei se inserire il suo nome nel logo, può essere un potenziale in più da esprimere".

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