Politica

Conte: “Verifica a fine mese. Voto regionale in Emilia? Non è decisivo”

"Realizzeremo un'ampia riforma Irpef"

Regionali, Intervista Conte: "Il voto in Emilia non è decisivo

Il voto regionale del 26 gennaio in Emilia-Romagna? “Questo voto è importante, ma rimane espressione di una comunità regionale e non decide del destino del governo nazionale”. Ne è convito il premier Giuseppe Conte che in un’intervista al Corriere della Sera, assicura anche che per quanto riguarda la verifica di governo, da lui stesso sollecitata e promessa, “si tratterà più esattamente di un ‘confronto’ con le varie forze di maggioranza per impostare l’Agenda 2023, sulla base di alcune priorità che io stesso ho individuato” afferma il presidente del Consiglio. Per quanto rigurda la manovra Conte promette: "Realizzeremo un’ampia riforma dell’Irpef e accelereremo il piano degli investimenti, creando una più intensa sinergia tra pubblico e privato”.

Nel corso del colloquio, al quotidiano di via Solferino che obietta che nella prossima manovra ci sono già 20 miliardi di clausole di salvaguardia e che quindi potrebbe essere inevitabile far salire l’Iva su alcuni prodotti e tagliare le agevolazioni fiscali, il premier spiega che “in soli tre mesi siamo riusciti a trovare 23 miliardi e, allo stesso tempo, abbiamo ridotto il carico fiscale per lavoratori, famiglie e imprese: in un anno faremo molto di più e l’Iva non aumenterà”, assicura, per poi promettere: “Realizzeremo un’ampia riforma dell’Irpef e accelereremo il piano degli investimenti, creando una più intensa sinergia tra pubblico e privato”.

Per questo obiettivo, non nasconde, “confidiamo molto nei frutti dell’azione di lotta all’evasione”. Però il cammino è lastricato di imprevisti, uno dei quali è rappresentato dal referendum sul taglio dei parlamentari, che con il contributo decisivo della Lega di Salvini rischia però di diventare un punto che va a vantaggio proprio del partito del non voto. Su questo punto il premier osserva che se “sollecitare il pronunciamento dei cittadini è cosa in sé pienamente legittima”, tuttavia “se questo percorso referendario viene sollecitato anche da partiti, come la Lega, che sin qui hanno sostenuto questa riforma e adesso provano a metterla in discussione sperando di destabilizzare il governo, allora vi è qualcosa che non torna”. E poi dice di non credere che “i cittadini premieranno espedienti ispirati a mera convenienza elettorale”.

M5s, Intervista Conte:  "Confronto interno porterà a nuova linfa politica"

Il Movimento M5s "è nel pieno di un processo di riorganizzazione interna e si prepara per gli stati generali". Così il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in un'intervista a Il Corriere della Sera. "Non tiriamo per la giacca Di Maio e lasciamo al movimento il tempo di completare serenamente questo processo". "Sono sicuro - ha aggiunto Conte - che questo confronto interno sarà ampio e sereno e porterà nuova linfa politica utile ad assicurare un'evoluzione positiva al Movimento".

Libia, intervista Conte: "Siamo in prima linea e parliamo con tutti"

"L'Italia continuera' ad avere un ruolo centrale sulla Libia". Ha detto il premier Giuseppe Conte sempre al "Corriere della Sera". "L'incisivita' e la credibilita' dell'Italia in politica estera e' fuori discussione e con la Libia siamo in prima linea - ha affermato -. Parliamo con tutti non per ambiguita', ma perche' alimentiamo il dialogo ribadendo a tutti la nostra posizione, limpida e trasparente, politicamente insuperabile: la guerra allontana la prosperita' e il benessere del popolo libico, e se alimentata da attori esterni rischia di allontanare anche la prospettiva dell' unita' e dell' autonomia della Libia".

Gli scenari? "Dobbiamo lavorare tutti per una soluzione politica - ha detto Conte - preparandoci all'appuntamento di Berlino. Dobbiamo approfittare di questo cessate il fuoco per contrastare l'opzione militare". "le mie telefonate servono a questo - ha aggiunto il premier - a ribadire l'importanza di questa tregua per indirizzare il processo politico". Oggi il premier sarà a Istanbul per incontrare Erdogan, domani in Egitto per vedere al Sisi: "La mia visita in Turchia e in Egitto serve - ha spiegato - perchè tutti abbiano un'agenda comune in vista della Conferenza di Berlino".