Politica
Coronavirus, "Evitare conseguenze irreversibili". Lettera di Boccia a Conte
'CONTEMPERARE LA STRETTA CON LE ESIGENZE PRIORITARIE DELLA PRODUZIONE'
CORONAVIRUS: V. BOCCIA, AFFRONTIAMO CON RESPONSABILITA' STRETTA DECISA DA GOVERNO - "Stiamo affrontando con senso di responsabilità la decisione assunta ieri dal Governo di ampliare il perimetro delle misure di contenimento alla sospensione delle attività produttive". Così in una lettera che oggi il presidente di Confindustria, Vicenzo Boccia, ha inviato al premier, Giuseppe Conte dopo la decisione di rafforzare la stretta sulla realtà produttiva adottata ieri.
CORONAVIRUS: V.BOCCIA, 'CONTEMPERARE STRETTA CON ESIGENZE PRIORITARIE PRODUZIONE' - "Contemperare la ''stretta'' decisa ieri con alcune esigenze prioritarie del mondo produttivo". E' il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, a sottoporre in una lettera inviata oggi al premier Giuseppe Conte dopo le decisione di ieri sera le cinque esigenze del mondo imprenditoriale di cui il governo dovrebbe tenere conto. A cominciare da una disposizione che sia " di carattere generale, che consenta la prosecuzione di attività non espressamente incluse nella lista e che siano, però, funzionali alla continuità di quelle ritenute essenziali", scrive ancora. Segue la necessità che le imprese possano contare su "un'analoga disposizione che consenta la prosecuzione di quelle attività che non possono essere interrotte per ragioni tecniche (ad esempio, quelle riguardanti gli impianti a ciclo continuo e a rischio incidente), pena altrimenti un pregiudizio alla funzionalità dei relativi impianti produttivi, nonché la continuità di quelle strategiche per la produzione nazionale". E ancora, dice Boccia, c'è da tenere in conto "l'esigenza che la prosecuzione di tali attività possa essere garantita mediante il ricorso a una procedura amministrativa molto semplificata, che faccia leva su un'attestazione del richiedente e su meccanismi di controllo ex post da parte delle Autorità competenti oltre alla necessità di far salve tutte quelle attività di natura manutentiva (e le relative produzioni), legate a cicli produttivi e non, finalizzate a mantenere in efficienza macchinari e impianti, in modo da non pregiudicare la capacità degli stessi di poter essere riattivati alla ripresa delle attività".
Analoga necessità, prosegue la lettera , "riguarda la prosecuzione delle attività di vigilanza di attività e strutture oggetto del blocco" nonchè la garanzia a che siano assicurate a tutte le attvità da fermare "i tempi tecnici necessari dall'entrata in vigore del provvedimento, a concludere le lavorazioni in corso, ricevere materiali e ordinativi già in viaggio verso i siti produttivi, consegnare quanto già prodotto e destinato ai clienti. Infine, chiede ancora Boccia," è indispensabile garantire flessibilità nell'individuazione delle attività essenziali".Il meccanismo dei Codici Ateco, infatti, utilizzati per fare una prima scrematura delle aziende considerate strategiche, "che se ben si addice alle attività commerciali, non si presta invece in modo efficace a definire i confini e le caratteristiche delle attività industriali", incalza ancora Boccia che dunque chiede in proposito, almeno due accorgimenti. Che si "assicuri la possibilità, mediante un provvedimento ministeriale successivo al Dpcm o con un'altra modalità estremamente ''snella'', di ampliare o precisare i codici esclusi dal blocco; e di far riferimento,conclude, non solo ai singoli codici "ma alle macro-classi e alle note esplicative della tabella Ateco 2007, note nelle quali sono indicate con maggior dettaglio molte produzioni rilevanti".
CORONAVIRUS: V. BOCCIA, SI' STOP MA EVITARE CHE IMPRENDITORI PERDANO SPERANZA ATTIVITA' - "Sarà determinante, inoltre, sciogliere immediatamente il nodo del credito e più in generale della liquidità" per evitare che "questa situazione produca conseguenze irreversibili per le imprese e che gli imprenditori perdano la speranza nella futura prosecuzione delle attività". Così il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, in una lettera inviata oggi al premier Giuseppe Conte. " Già oggi percepiamo la gravità dell'impatto sulla liquidità che le imprese tutte - piccole, medie e grandi - stanno già subendo per le misure annunciate. Occorre poi preservare l'operatività delle imprese che fanno parte delle filiere internazionali. Così come sarà importante valutare i necessari provvedimenti relativi all'operatività della Borsa e del mercato finanziario per evitare impatti negativi sulle nostre società quotate",prosegue.