Politica

Coronavirus, Meloni: "Un governo di unità nazionale? Non serve"

Alberto Maggi

Coronavirus, intervista di Affaritaliani.it alla leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni

Il Presidente Mattarella ha chiesto unità come nel Dopoguerra per far ripartire l'Italia. Fratelli d'Italia e il Centrodestra sono pronti a collaborare con il governo con spirito di unità nazionale per fronteggiare l'emergenza Covid-19 sia dal punto di vista sanitario sia economico?
"Per Fratelli d’Italia il bene della Nazione viene sempre prima di tutto e per questo abbiamo sempre dimostrato la massima disponibilità possibile alla collaborazione. A questa disponibilità, però, non è corrisposta una volontà di condivisone da parte del governo almeno fino ad ora ed è un problema perché le buone proposte possono arrivare anche dai partiti che non fanno parte della maggioranza. Abbiamo visto come le idee di Fratelli d’Italia si siano dimostrate essere tra le migliori messe in campo: siamo noi che abbiamo chiesto di incrementare le risorse e a chiedere inteventi economici per almeno 30 miliardi, a fronte dei 6 miliardi inizialmente previsti dal governo. Siamo noi ad aver suggerito misure a tutela dei disabili, premi per chi è costretto a lavorare, cassa integrazione per tutti e sostegno alle partite Iva, un bonus baby sitter e congedi parentali pagati. E siamo sempre noi che il 5 marzo scorso abbiamo depositato in Senato un disegno di legge per mettere al riparo dalla speculazione e dalle scalate in Borsa i settori vitali dello Stato, chiedendo esplicitamente l’estensione della golden power a banche e assicurazioni. C’è poi un altro tema importante che Fratelli d’Italia sottopone all'attenzione del Governo in ogni occasione, che bisogna tener presente in un’emergenza come quella del coronavirus, che è quello sanitario: oggi infatti ci sono migliaia di lavoratori che rischiano la propria salute per lavorare, dalle cassiere dei supermercati alle forze dell’ordine, passando per tutti gli operatori della sanità e su questo Fratelli d’Italia ha presentato le sue proposte che vanno dalla sanificazione dei luoghi alla richiesta di materiale sanitario come le mascherine. Infine una questione per noi fondamentale: il Parlamento non può restare chiuso e sbarrato agli occhi dei suoi cittadini se lo Stato chiede a tanti italiani di lavorare. Chiediamo che sia il Parlamento a costruire le misure per risolvere l'emergenza perché fino ad ora non è stato così. Come ho detto personalmente a Conte, considero un grave precedente limitare la libertà personale dei cittadini per decreto del presidente del Consiglio. È chiaro che in questa fase di emergenza alcuni provvedimenti siano necessari ma è anche vero che siamo una democrazia parlamentare. Noi vogliamo lavorare, siamo disponibili, non stiamo facendo polemiche e vogliamo fare la nostra parte per aiutare l’Italia però è difficile riuscirci se l'atteggiamento del governo è quello di comunicarci le proprie decisioni un minuto prima della conferenza stampa di presentazione dei decreti".

Pensa a un governo di unità nazionale o maggioranza e opposizione devono comunque rimanere distinte?
"Non c'è bisogno di un governo di unità nazionale per affrontare l'emergenza che stiamo vivendo. Fratelli d'Italia è a disposizione della Nazione ma non abbiamo bisogno di poltrone per poter dare il nostro contributo all’Italia. Per collaborare basta che le Camere riacquiscano una funzione centrare in questa fase. Chiediamo il Parlamento si trasformi in una sorta di unità di crisi per la  gestione all’emergenza coronavirus. Un luogo di confronto nel quale quotidianamente poter lavorare, mettere insieme le energie migliori, far proposte e dare risposte agli italiani".