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Si dimette l’assessora Maurodinoia. Arrestati marito e sindaco di Triggiano

di Redazione

Nuovo terremoto a Bari: arrestati per corruzione elettorale Donatelli (sindaco di Triggiano) e Cataldo, marito dell'assessore regionale Maurodinoia

Corruzione elettorale a Bari, nuova scossa. Ai domiciliari anche il sindaco di Triggiano e Sandro Cataldo. Si dimette assessore regionale Maurodinoia

Nuovo terremoto nel barese: il sindaco di Triggiano (Bari), Antonio Donatelli, e Sandro Cataldo, marito dell'assessora regionale ai Trasporti Anita Maurodinoia, e referente del movimento politico Sud al centro, sono stati arrestati e posti ai domiciliari con l'accusa di corruzione elettorale nell'ambito di una inchiesta della Direzione distrettuale antimafia su una presunta compravendita di voti per le elezioni comunali di Triggiano del 2021 e di Grumo Appula del 2020. L'indagine è stata avviata dopo il ritrovamento, il 6 ottobre del 2021 in un cassonetto per l'immondizia, di frammenti di fotocopie di documenti d'identità e codici fiscali. Le persone arrestate in totale sono dieci, di cui una in carcere (l'ex assessore di Grumo, Nicola Lella), 7 ai domiciliari (anche Giovanni Lavacca, Alberto Leo Perrelli, Piergiorgio Andrea Perrelli, Vito Perrelli), e due divieti di dimora. In conseguenza della perquisizione l'assessore Maurodinoia si è dimessa. Il governatore Michele Emiliano ha accettato le sue dimissioni. Maurodinoia si è dimessa anche dal Partito democratico.

Corruzione elettorale a Bari, nuova scossa. La ricostruzione 

Secondo l'accusa accettata dal Gip, le indagini hanno smascherato un piano ben organizzato per influenzare il voto di numerosi elettori durante le elezioni locali, attraverso pagamenti illeciti e altri favori. Secondo quanto riportato dal sito locale In Puglia 24, le autorità, guidate dalla Procura di Bari e coordinate dai Carabinieri, hanno rivelato che il capo di un influente movimento politico locale, ora agli arresti domiciliari, ha manipolato voti a Triggiano nel 2021 per favorire la rielezione del sindaco e di due consiglieri comunali. Il sindaco, effettivamente rieletto, è stato posto agli arresti domiciliari. I voti, rivela In Puglia 24, sono stati condizionati da pagamenti di 50 euro e i votanti hanno dovuto fornire copie dei loro documenti d'identità e schede elettorali per un conteggio dettagliato dei voti per sezione. Durante lo spoglio, i collaboratori dell'organizzazione verificavano l'affluenza alle urne e controllavano la corrispondenza dei voti "acquistati". Un ritrovamento significativo è avvenuto la sera del 6 ottobre 2021, quando i Carabinieri hanno trovato frammenti di documenti d'identità, codici fiscali di cittadini di Triggiano e una quantità considerevole di schede elettorali e materiale propagandistico in un cassonetto per la raccolta rifiuti nel quartiere San Giorgio di Bari.

Sempre secondo quanto riferisce In Puglia 24, l'indagine ha anche rivelato che un metodo simile è stato utilizzato l'anno precedente, nel settembre 2020, durante le elezioni a Grumo Appula. In quella circostanza, l'obiettivo era la rielezione dell'allora Assessore alla Sicurezza e alla Polizia Municipale, ora detenuto in carcere. Tra le prove gravi raccolte, sono stati scoperti due fogli contenenti un elenco di elettori già identificati per nome, cognome, data di nascita, numero di telefono e sezione elettorale. Questi elettori avrebbero ricevuto 50 euro in cambio del loro voto. Accanto a diversi nomi era già stato segnato un "ok" per confermare il ritiro del denaro concordato.

Il quadro indiziario raccolto dai Carabinieri a carico degli indagati, conclude il sito locale, è stato condiviso dalla Procura della Repubblica di Bari, che ha avanzato richiesta di emissione di misura cautelare. Il Gip del Tribunale di Bari, accogliendo la richiesta, ha disposto la misura cautelare odierna. Va però sottolineato che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che, all’esecuzione delle misure cautelari odierne, seguirà l’interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa degli indagati, la cui eventuale colpevolezza, in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.

Corruzione elettorale: Schlein: "Pd non accetta voti sporchi"

"La vicenda di Triggiano se le accuse saranno confermate e' gravissima. Voglio chiarire innanzitutto una cosa, la linea del Partito Democratico e' molto chiara: non accettiamo voti sporchi". Lo afferma la segretaria del Pd Elly Schlein. "Non tolleriamo voti comprati. Chi pensa che la politica sia un taxi per assecondare ambizioni personali senza farsi alcuno scrupolo non puo' trovare alcuno spazio nel partito che stiamo ricostruendo, qui deve trovare porte chiuse e sigillate. C'e' qualcosa che viene prima del consenso ed e' il buon senso. Ci siamo presi l'impegno a cambiare il PD e stiamo lavorando a testa bassa ogni giorno per costruire un'alternativa a questa destra", aggiunge la segretaria Pd. "Su questa linea e sulla legalita' non indietreggeremo di un millimetro. A tutti i nostri militanti e amministratori chiedo di essere le nostre antenne sul territorio, di difendere i principi della buona politica, di alzare la guardia e denunciare ogni irregolarita', di aiutarci a tenere lontani gli interessi sbagliati e il malaffare attraverso il loro impegno e la loro partecipazione. Riempite i circoli, fate sentire la vostra voce, facciamolo insieme", conclude Schlein. 

Il sindaco di Triggiano, Antonio Donatelli, e Alessandro Catalado, marito dell’assessore regionale Anita MaurodinoiaIn foto da sinistra a destra: il sindaco di Triggiano Antonio Donatelli  e Alessandro Cataldo, marito dell’assessore regionale Anita Maurodinoia
 

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