Politica
Covid, Salvini: "Dl Imprese da almeno 50 miliardi". Il piano della Lega
Matteo Salvini ad Affaritaliani.it: "Un calendario per le riaperture graduale e selettivo a partire da aprile"
"Un calendario per le riaperture graduale e selettivo a partire da aprile, come richiesto dal professor Locatelli, partendo dalle zone dove il virus è già sotto controllo, per permettere a imprenditori e commercianti di organizzare la ripartenza, e per dare agli Italiani segnali concreti di rinascita e speranza", afferma ad Affaritaliani.it il segretario della Lega Matteo Salvini, commentando le dichiarazioni di oggi del professor Franco Locatelli, coordinatore del Cts. "Accelerare col piano vaccinale, come sta facendo il generale Figliuolo nonostante i disastri dell'Europa, approvare entro aprile un coraggioso Decreto Imprese da almeno 50 miliardi, utilizzare in maniera costruttiva ed efficace i miliardi del Recovery Plan, evitando sprechi e ritardi. Questi gli obiettivi della Lega, per aiutare il presidente Draghi e soprattutto l’Italia, perché il 2021 sia l'anno del secondo Rinascimento Italiano".
Covid: Locatelli, aperture meditate o si torna indietro - Da tre settimane c'e' una riduazione della diffusione del contagio, ma il professor Franco Locatelli, coordinatore del Cts, intervistato da La Stampa e dal Corriere della sera, invita alla prudenza, finche' non saranno stati messi in sicurezza anziani e fragili, per evitare di compromettere i risultati ottenuti. Ritene che si potrebbe immaginare, ad esempio, una prima "riapertura selettiva". I segnali di miglioramento, dal calo dell'Rt alle terapie intensive, spiega al Corsera, "indicano che le misure messe in atto hanno consentito di riportare la situazione sotto controllo", ma "guai se pensassimo che siamo fuori dal problema, ci ritroveremmo alla situazione di meta' marzo avendo vanificato settimane di sacrifici per l'intero Paese". "Le aperture vanno fatte per rispondere alla crisi economica e sociale, ma - afferma - devono essere ben ponderate in funzione dei numeri". Sui tempi della campagna vaccinale, osserva che "l'obiettivo dei 500 mila vaccinati al giorno non e' un sogno, e' una priorita' assolutamente raggiungibile se avremo le dosi che sono state previste". Per accelerare, spiega su La Stampa, "si sta considerando di allungare l'intervallo tra la prima e la seconda dose a 42 giorni e usare le dosi disponibili per aumentare il numero dei nuovi vaccinati. Anche il CDC (l'agenzia federale americana) ha suggerito questa soluzione, in caso di necessita'. Non credo si rischi poi di restare senza vaccini per i richiami, perche' Pfizer e Moderna hanno dimostrato di saper rispettare gli impegni presi sulle forniture".