Politica
Csm, nuovo incarico per l'ex renziano Ferri al "governo" dei giudici tributari

L'ex deputato renziano candidato all'organo di autogoverno della giustizia tributaria
Ferri trova posto come giudice tributario
La Camera non poteva negare l'utilizzo delle intercettazioni del deputato Cosimo Ferri alla sezione disciplinare del Csm che ne aveva fatto richiesta. Così la Corte costituzionale in una sentenza che annulla la deliberazione della Camera del 12 gennaio 2022. Le intercettazioni, acquisite nell'ambito di un procedimento penale promosso dalla procura di Perugia, si riferivano alla riunione all'hotel Champagne di Roma del 9 gennaio 2019 in cui il parlamentare discuteva con componenti togati del Csm, il collega deputato Luca Lotti e Luca Palamara della nomina del procuratore di Roma.
Intanto, Ferri trova una nuova posizione. Scrive il Fatto Quotidiano che il "potente leader di Magistratura indipendente nonché ex deputato renziano è già pronto per la sua nuova vita. Martedì verrà ufficializzata la graduatoria dei magistrati che, grazie alla riforma Cartabia, verranno coperti d’oro per cambiare toga andando a vestire a tempo pieno quella di giudici tributari. E il suo nome è in pole position".
Secondo il Fatto Quotidiano, Ferri ha anche formalizzato la sua candidatura alle elezioni per il rinnovo dell’organo di autogoverno della giustizia tributaria a cui ha eccellenti speranze di essere eletto alle urne del prossimo 24 settembre al plenum dei giudici del Fisco.