Politica
A forza di dazi, Europa e Ucraina ci stiamo scordando l'Italia
Le preoccupazioni internazionali dominano la nostra agenda. Ma non dimentichiamoci i problemi di casa nostra. Anche perchè l'elettore vota chi risolve i problemi più vicini alla propria porta. Il commento

A forza di dazi, Europa e Ucraina ci stiamo scordando l'Italia
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Tra dazi, controdazi e simildazi qui ci stiamo scordando che siamo in Italia. Va bene lo scenario internazionale, che è l'ambito di applicazione preferito dalla nostra premier (oltre che quello in cui oggettivamente ha più successo), ma ci sarebbe anche altro di cui occuparsi. Come diceva quella famosa regola, l'importanza di una notizia è direttamente proporzionale alla distanza dalla porta di casa tua.
I dazi sono fondamentali, ma tutte le difficoltà della seconda generazione - quella che oggi peraltro con termine arcaico (ha oltre 20 anni) indichiamo come "maranza" - li viviamo ogni giorno aprendo la porta dei nostri appartamenti. Sì, Trump farà discutere, ma ci sarebbe da pensare a una Italia che sa che va incontro all'inverno demografico con un sistema sanitario che non sta in piedi (malgrado le belle paginate comprate da Vincenzo De Luca sui giornali per far capire quanto è fenomenale la Campania. Spoiler: non lo è). Sì, la trattativa con Putin è importante, dopodiché se non troviamo il medico di base forse abbiamo una emergenza abbastanza più cogente no? Sì, ok riarmare l'Europa e l'Ucraina, dopodiché assistiamo a un carovita da suicidio quotidiano nelle grandi città del Nord (in primis a Milano ma non solo), che peraltro scoraggiano l'immigrazione interna e dunque anche l'ascensore sociale, e lasciano il sud con minori opportunità di lavoro. Va bene parlare di chi vuole possedere la Groenlandia, ma poi tutte le nostre scuole scoppiano di bulli e viziati, e i nostri adolescenti sono stati letteralmente spezzati dall'impero di Zuckerberg, come sta evidenziando con una pregevole serie di pezzi Repubblica.
L'elettore vota chi risolve i problemi più vicini alla porta della sua casa
Di tutto questo ce ne vogliamo occupare? Perché non sarà cool, e non finirà sulle prime pagine dei giornali, ma alla fine la politica è fatta di priorità. E la penso proprio come in quella regola che ho detto sopra: l'elettore vota chi risolve i problemi più vicini alla porta della sua casa. E ha pure ragione.