Dazi, Meloni corre ai ripari con aiuti ad hoc per le imprese: come verranno usati i 25 miliardi di euro. Anteprima - Affaritaliani.it

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Dazi, Meloni corre ai ripari con aiuti ad hoc per le imprese: come verranno usati i 25 miliardi di euro. Anteprima

Una strategia simile al Piano Industria 4.0 di Calenda

Di Alberto Maggi

Il tutto nella speranza che il viaggio da Trump di Meloni del 17 aprile porti a una distensione Usa-Ue


Siamo ancora all'inizio di un percorso da definire nei dettagli, ma il governo - dopo l'incontro con le aziende produttrici particolarmente esposte verso l'export e quindi maggiormente colpite dalla guerra commerciale innescata dai dazi imposti da Donald Trump - ha annunciato 25 miliardi di euro di risorse che verranno dai fondi del Pnrr e da quelli di coesione. Ma la domanda che tutti si fanno è come tecnicamente e praticamente l'esecutivo intende utilizzare questi soldi per sostenere le aziende più colpite dalla mossa del tycoon, in attesa e con la speranza che il viaggio di Giorgia Meloni il 17 aprile a Washington alla Casa Bianca possa portare a una distensione almeno nei rapporti tra Usa e Unione europea per arrivare a quel "zero a zero", auspicato anche Elon Musk, ovvero la cancellazione dei dazi e degli eventuali contro-dazi di Bruxelles pronti a scattare nella prima fase il 15 aprile.

Secondo le prime informazioni che Affaritaliani.it ha raccolto da fonti autorevoli di governo e della maggioranza di Centrodestra, l'intenzione è quella di mettere a disposizione questi 25 miliardi di euro per finanziare investimenti da parte delle imprese maggiormente esposte nell'esportazione verso l'altra sponda dell'Atlantico. In concreto, l'ipotesi sarebbe quella di bandi pubblici ai quali le imprese di alcuni comparti potranno partecipare per poter usufruire di quelle risorse ad esempio per acquistare macchinari, rinnovare apparecchiature o comunque procedere con i necessari investimenti senza dover bloccare la produzione. Il settore che dovrebbe essere maggiormente aiutato è quello dell'agroalimentare, ecco perché la presenza costante del ministro Francesco Lollobrigida ai vertici di governo, che se pensiamo a molti prodotti alimentari e al vino sono un'eccellenza da decenni del Made in Italy in America. Anche la moda potrebbe avere un sostegno da parte dell'esecutivo.

L'idea sarebbe quella di sostenere tutta la filiera della trasformazione e della produzione del prodotto e quindi se pensiamo al vino non soltanto i coltivatori che esportano negli Usa ma anche le aziende dell'indotto ovvero chi produce vetro per le bottiglie, sughero per i tappi, cartone per gli imballaggi e così via. Una strategia - sottolineano fonti governative - che assomiglia molto al Piano Industria 4.0 dell'ex ministro Carlo Calenda (che funzionò molto bene) e non a caso in molti nella maggioranza ricordano il flirt (politico) con il leader di Azione di qualche settimana fa quando la premier partecipò al congresso del partito di Calenda trovando diversi punti di contatto e strappando anche non pochi applausi.

L'obiettivo del governo è quello di tamponare l'emergenza, generata anche dall'ansia e dal panico per l'incertezza futura come dimostra la bufera sui mercati finanziari e sulle borse, per evitare lo stop della produzione e quindi il rischio di cassa integrazione, che farebbe tra l'altro aumentare i costi per lo Stato oltre che la disoccupazione con un calo della crescita del Pil. Meloni, sempre consigliata dalla sorella Arianna, intende fare rapidamente un provvedimento di sostegno ai comportai esposti nell'export verso gli Usa e infatti stanno lavorando i tecnici di Palazzo Chigi, del Mef, del ministero per il Made in Italy e delle Politiche agricole.

Nella speranza che il viaggio da Trump porti a una distensione tra Washington e Bruxelles. Certamente l'Italia tratterà a nome dell'Ue e non individualmente visto che il commercio estero è materia comunitaria. Ursula von der Leyen conta molto sulla missione della presidente del Consiglio e attende di utilizzare l'annunciato "bazooka" sperando che Meloni porti il tycoon a più miti consigli.

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