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Trump, la frase choc sui Paesi che vogliono trattare sui dazi: "Tutti pronti a baciarmi il culo"

Il presidente: "Niente accordi con gli altri Paesi"

di Redazione Esteri

Trump: "Trasferite le aziende negli Usa: zero dazi. Non aspettate" 

"Questo è un ottimo momento per trasferire le vostre aziende negli Stati Uniti come Apple e molte altre stanno facendo. Zero dazi. Non aspettate, fatelo ora". Lo afferma Donald Trump sul suo social Truth.

Trump senza freni irride i Paesi che vogliono trattare: "Pronti a baciarmi il culo" 

"Vi dico che questi paesi ci stanno chiamando per baciarmi il culo". Si è espresso così Donald Trump durante la cena del National Republican Congressional Committee a Washington parlando dei Paesi colpiti dai dazi che vogliono trattare per ridurre le tariffe. Rivolgendosi alla platea dei repubblicani per rivendicare la sua linea dura, il presidente americano ha assicurano che i tanti Paesi colpiti dalle tariffe "muoiono dalla voglia" di fare un accordo. 

Trump tira dritto sui dazi: "I produttori di microchip stanno arrivando..."

Donald Trump non solo non ferma la guerra commerciale ma addirittura rilancia. Dopo l'annuncio di tassi nei confronti della Cina del 104%, il presidente degli Stati Uniti si prepara a colpire anche i prodotti farmaceutici degli altri Paesi del mondo. "Annunceremo molto presto - ha detto Trump nel corso di una cena di gala - importanti tariffe sui farmaceutici". Trump ha ribadito di essere convinto della sua battaglia sui dazi. "So dannatamente bene quello che sto facendo". Parlando al gala del comitato elettorale Repubblicano, il presidente degli Stati Uniti ha detto che le compagnie stanno arrivando negli Usa e investendo migliaia di miliardi di dollari.

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"I produttori di microchip stanno arrivando - ha aggiunto - tutti stanno arrivando, non abbiamo mai visto niente di simile". Trump ha difeso la sua politica sui dazi. “Noi - ha detto, parlando al gala del comitato elettorale Repubblicano - non vogliamo necessariamente fare accordi con gli altri Paesi. Siamo felici come stiamo, incassando i nostri due miliardi di dollari al giorno, ma loro vogliono trovare l’accordo con noi".

Trump ha preso un'altra importante decisione, ha tolto la protezione al legname di metà parchi federali. L’ordine esecutivo toglie i vincoli per abbattere gli alberi e aumentare la produzione di legname. Il provvedimento riguarderà, tra gli altri, quasi 30 milioni di ettari di bosco considerati a rischio incendi. La decisione di Trump arriva nel mezzo della guerra commerciale con il Canada, che è tra i maggiori esportatori in Usa di legname.

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