Politica
De Benedetti e il Pd: c’eravamo tanto amati
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Pd, Enrico Letta? Mi fa pena che sia diventato il punching ball, mi sembra che De Benedetti abbia più colpe del segretario in carico
Pd, De Benedetti spara a zero contro la sua creatura
Incredibile ma vero. In una intervista colui il quale ha distrutto l’informatica italiana e cioè l’Olivetti e che diceva di avere la tessera n.1 del Partito democratico spara a zero contro la sua creatura e garrulo ci informa che “il Pd è un partito di baroni imbullonati da dieci anni al governo senza aver mai vinto un’elezione”.
E noi ingenui che pensavamo fosse un partito che perseguiva il miglioramento delle borgate e del popolo tutto.
Che grande delusione deve essere stata questa per l’Ingegner De Benedetti scoprirlo poi alla sua età.
Ma è possibile che un fugace pensiero non l’abbia mai fatto su questo tema? E poi scopre la brezza delle cime nevate e ancor più garrulo ci informa che: “In campagna elettorale Letta non ha saputo indicare una sola ragione per cui si dovesse votare il Pd, ma solo ragioni per non votare gli altri. Per la sua arroganza e supponenza il Pd ha corso da solo e ha determinato la vittoria della destra, che alla luce dei risultati non era affatto scontata”.
Ora, non è che a me stia molto simpatico Enrico Letta che conobbi in anni più felici al suo think tank in cui si discuteva allora non ideologicamente di Energia e Ambiente, ma sinceramente mi fa pena che sia diventato il punching ball del primo che passa e per sovraprezzo gli sputa pure in un occhio. E poi mi sembra che De Benedetti ce ne abbia di colpe maggiori del povero Letta.
E poi la sparata di routine radical – chic: “Le democrazie moderne sono minate da due mali che le divorano da dentro: le crescenti disuguaglianze e la distruzione del Pianeta. Un partito progressista che non mette in cima al suo programma questi due punti non serve a niente, e infatti fa la fine del Pd”.
Ma perché non le appiana lei le “disuguaglianze” ammollando un bel po’ di milioni a chi c’ha bisogno?
A parte l’Olivetti che vendette alla cinese Wang e poi all’olandese Getronics per fare cassa per poi fare scorrerie in campo energetico e sanitario, lui è stato appunto uno dei padri fondatori del Partito democratico, cioè di quell’unione contro natura tra i DS e la sinistra Dc, confluita nella Margherita e guidata da Romano Prodi.
E quindi è pure colpa sua se si è sfasciato tutto. Ma la cosa a suo modo divertente è che proprio lui dice che il Pd “ha conquistato la borghesia e perso il popolo”. Lui, che è l’esponente più in alto di una borghesia milionaria dice che la sua creatura “ha perso il popolo”.
Divertente, se non fosse invece tragico.
Tragico per chi c’ha creduto – e sono tanti - in quegli ideali che avrebbero portato poi all’abolizione dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori per mano di Matteo Renzi facendo così un cadere un baluardo dei diritti dei lavoratori.
E siamo sicuri che il buon Carlo abbia goduto come un tacchino infarcito quando Renzi gli ha abolito la norma visto che è un industriale di una certa portata. Eppure ci propina la storiella di un De Benedetti “de sinistra” che manco più le anguille di Comacchio ci credono.
E poi loffio loffio sgancia la bomba, un suggerimento per il Pd, senza manco pagare più il costo della tessera annuale e ti appoggia Letizia Moratti, che – come è noto - è la candidata del Terzo Polo per la Lombardia: «Ho idee politiche da sempre opposte alle sue. Conosco la famiglia Moratti da una vita: da ragazzo andavo al mare a Stintino, l’hotel era loro. Ricordo Angelo: persona simpaticissima, il classico borghese milanese che si era fatto da sé, aveva cominciato commerciando olio usato dei motori e ha finito con due Coppe dei Campioni. Un uomo affascinante per personalità e simpatia. Ero amico dei figli, Gian Marco e Massimo. E ho visto arrivare in famiglia Letizia».
E poi giù contro la Meloni: "E il governo ha fatto solo stupidaggini. Una legge speciale, inutile e incostituzionale, quando la questione del rave era già stata risolta brillantemente dal prefetto di Modena. Una sparata sui contanti, il tetto a 10 mila euro, poi dimezzati. Ora si annuncia un condono. Sui migranti il governo ha fatto una figura da cioccolatai: ha proclamato “non scenderanno mai”, e li ha fatti scendere tutti. Con la Francia ha creato un caso, ci è voluto Mattarella per ristabilire un rapporto almeno formale, e La Russa anziché ringraziarlo l’ha attaccato".
E infine la genialata finale che ha letto su Topolino mentre era in seduta al bagno e cioè: se il Pd appoggia la Moratti lei vince e così manda Salvini in crisi e poi cade il governo (tesi peraltro subito respinta del centrosinistra, che ha scelto l'europarlamentare Pd Majorino).
Sì, come no Ingegnere, come quando ha fatto la genialata sull’Olivetti.