Del Rio dice una cosa giusta contro Bruxelles
Il ministro dei Trasporti contro il fiscal compact e il pareggio di bilancio.
Il Ministro Graziano Del Rio ha detto una cosa giusta e ha rimediato a molta ipocrisia:
“È venuto il momento di dirlo: firmare il fiscal compact e il pareggio in bilancio in Costituzione è stato un grave errore. Probabilmente in quel momento non si poteva fare altrimenti ma ciò non toglie che le cose vadano cambiate”.
Così il ministro a La Stampa.
La presa d’atto avviene solo dopo l’uscita del libro di Renzi che dice le stesse cose, ma sempre meglio di niente.
In effetti i vincoli imposti dal f.c. e dal pareggio in Costituzione si sono rivelati, finora, il maggior problema alla crescita del Paese in nome di una ottusa politica di rigorismo che ha prodotto finora solo povertà e reazioni populiste, peraltro prevedibili, in tutta Europa.
Queste misure caldeggiate dalla Merkel ed in verità incomprensibilmente anche dal ministro Calenda che si dovrebbe occupare di Sviluppo Economico sono misure regressive che limitano la capacità di spesa degli Stati in un periodo in cui è fondamentale un’azione keynesiana in economia.
Queste dichiarazioni sono il segno dell’insofferenza del governo italiano e dell’azionista d maggioranza e cioè il Pd, per l’Unione Europa dopo che l’Italia è stata lasciata ad affrontare da sola gli sbarchi dei migranti e fa chiaramente parte di una nuova linea politica di Renzi dopo la sconfitta al referendum e alle amministrative.
La voce grossa che fa l’Italia con Bruxelles si inquadra nella campagna elettorale già iniziata ma se non si riesce a sbloccare la capacità di spesa il nostro Paese rischia di non riprendersi più dalla crisi che lo ha colpito ormai 10 anni fa.