Politica
Di Maio, il progetto. Nomi, obiettivi. Sala, Pizzarotti, Brugnaro, Marcucci...
Con la scissione il ministro ha sottratto 4 milioni all'ex premier
Il tesoretto di Di Maio
Con la scissione dal M5s Luigi Di Maio sfila a Giuseppe Conte e a quelli che restano con lui un tesoretto di circa 4 milioni di euro, con il rischio di mettere nei guai finanziari i suoi vecchi compagni di strada e lo stesso movimento che Di Maio ha guidato in passato.
Il M5s - si legge su Verità e Affari ha sempre preso i soldi pubblici che le istituzioni garantiscono ai gruppi parlamentari e in consiglio regionale. Si trattava di circa 14 milioni fra i due rami del Parlamento. Quei fondi però sono calcolati sul numero degli aderenti agli stessi gruppi. E ora andranno divisi con quello fondato da Di Maio, cui spetteranno alla Camera 2.300.000 euro e al Senato altri 770 mila euro. Un bel tesoretto che non sarà più a disposizione di chi sta con Conte.
Il resto della somma in fumo arriverà invece dai mancati versamenti alle casse del Movimento dei 61 parlamentari che essendosene andati non metteranno più mano al portafoglio. Il deficit potrebbe essere anche più grande se la scissione dovesse allargarsi anche a qualche gruppo in consiglio regionale. Serve invece una intesa per dividersi il personale alla Camera e al Senato che altrimenti resterebbe tutto a carico del M5s che risulta oggi il loro datore di lavoro.