Politica
Governo, Pd e centristi schierati con Draghi: incontro Letta-Speranza-Conte
Un coro di elogi da parte di Pd, Italia Viva, Azione e Italia al centro, in attesa delle contromosse di Lega e M5S
Governo: incontro Letta e Speranza con Conte
Il segretario del Pd, Enrico Letta, e il ministro della salute, Roberto Speranza, sono da poco usciti dagli uffici del M5s al Senato, dove è presente anche il presidente del Movimento, Giuseppe Conte.
Draghi in Parlamento, Enrico Letta: "Sempre più convinti di sostenerlo"
“Se eravamo già in questi giorni convinti di rinnovare la fiducia al governo Draghi siamo ancora più convinti di farlo dopo averlo ascoltato”. Lo ha scritto su twitter il segretario del Pd, Enrico Letta, al termine delle comunicazioni del premier al Senato.
Draghi in Parlamento, Renzi: "Dal Premier serietà, ora vediamo Conte e Salvini"
"Draghi ha fatto il discorso che doveva fare, ha detto non voglio una fiducia di facciata, penso che sia un atteggiamento di serietà e della maggioranza che lo sostiene: non avrei apprezzato un Draghi che si mette a fare il suk in Parlamento . Adesso vedremo cosa faranno Conte e Salvini, non abbiamo a che fare con persone lineari e razionali , spesso fanno cose senza senso specialmente in questo periodo, ricordiamo il Papeete. Io voterò congiuntamente la fiducia a Draghi ma bisogna vedere cosa faranno Salvini e Conte. Per me è 1 x 2", ha detto il leader di Italia Viva al Tg1.
Draghi in Parlamento, Calenda: "Siamo con lui senza se e senza ma"
"Un grandissimo discorso, tosto e perentorio, senza alcuna concessione ai populismi. Un discorso di verita' sullo stato del paese, sulle sue debolezze e sulle sue potenzialita'. Draghi ha messo la politica davanti alle sue responsabilita'. Noi siamo con lui, senza se e senza ma". Cosi' il leader di Azione Carlo Calenda su twitter.
Draghi in Parlamento: per Di Maio, "un discorso ineccepibile"
“Il discorso del presidente Draghi è stato ineccepibile, concreto, lungimirante. Adesso non ci sono più scuse: chi non vota la fiducia al governo volta le spalle agli italiani. Adesso non servono giochini, ma occorre agire con grande senso delle istituzioni”, dice il ministro Luigi DI Maio.
Governo, Ricci (Pd): "Draghi colpito da appello sindaci. Ora vediamo chi sta dalla parte dell’Italia"
"Quello di Draghi è un discorso orgoglioso sulle cose fatte e determinato sulle priorità: contrastare inflazione, tagliare tasse sul lavoro, salario minimo, riforme per il Pnrr». Lo scrive il presidente di Ali – Autonomie Locali Italiane e coordinatore sindaci del Pd su Twitter. «Draghi ha detto di essere “molto colpito dall’appello dei sindaci e dei sanitari”», come riferito dallo stesso Ricci domenica. «Ora vediamo chi sta dalla parte dell’Italia», ha concluso.
Governo, Toti: "Dopo il discorso di Draghi, siamo ancora più convinti e orgogliosi di votarlo"
“Dal primo istante abbiamo detto che avremmo votato la fiducia a Mario Draghi, oggi dopo aver sentito il discorso del Premier la voteremo orgogliosamente! Il progetto di modernizzazione dell’Italia tracciato dal Presidente del Consiglio si contrappone in modo netto alla fuga dalla responsabilità del dibattito politico di queste ore. Il Governo vada avanti deciso, il nostro compito invece è quello di lavorare per cambiare la politica e ridare al Paese progetti e una classe dirigente all’altezza. Ricreazione finita: governare vuol dire decidere e fare per l'Italia e gli italiani! Noi ci siamo”. Lo scrive su Facebook il presidente della Liguria e di Italia al Centro, Giovanni Toti.
Marcucci (Pd): "Sono fiero di Draghi"
"Un grandissimo intervento del Presidente del Consiglio. Autorevolezza ed orgoglio nazionale. Sono fiero di Draghi". Così il senatore Pd Andrea Marcucci dopo l'intervento in Senato di Mario Draghi.
Nardella: "Grazie a Draghi per aver citato l'appello dei Sindaci"
"Ringrazio il presidente Draghi per aver sottolineato - in un discorso alto, fermo e chiaro - l'appello bipartisan dei quasi 2mila sindaci, 1933 per l'esattezza, di cui abbiamo pubblicato nome, cognome e Comune di appartenenza. E stanno continuando ad arrivare altre adesioni. Si tratta di primi cittadini delle più grandi città del Paese e di centinaia di piccoli Comuni di centro destra, centro sinistra e civici, da nord a sud. Un fatto mai avvenuto prima, che dimostra come nel Paese sia in atto una spinta compatta, trasversale a sostegno della continuità del governo DRAGHI per garantire la stabilità, la ripresa economica e la risoluzione dei tanti problemi sociali". Lo dichiara il sindaco di Firenze, Dario Nardella, dopo il discorso del presidente del Consiglio in Senato".
Crisi governo. Binetti (Udc): "Fiducia a Draghi, ora programmare obiettivi fine legislatura"
“Voteremo con convinzione la fiducia al premier Draghi. Ora bisogna programmare gli obiettivi di fine legislatura, cruciali per il Paese. Tutto il Paese sta chiedendo a Draghi di rimanere, dagli oltre 1000 sindaci al Terzo settore, includendo mondo accademico, mondo delle imprese, Confindustria stessa, e quindi rimandando al parlamento la responsabilità di ribadire la propria unità e determinazione nel raggiungimento degli obiettivi: dal PNRR, alla legge di bilancio. Draghi in buona sostanza ha detto: tocca a voi, io ci sono, ma siete voi che dovete decidere. Un capovolgimento radicale della vecchia affermazione: Costi quello che costi... Non sarà lui a decidere, sarà il Parlamento, ma alle sue condizioni. Aprire in questo momento una campagna elettorale, con i suoi costi e con il suo effetto distrattore rispetto alle vere urgenze del paese, non sembra utile e conveniente a nessuno, salvo in chi sta già all'opposizione e vuole lucrare sul disastro che si creerebbe. Così non ci resta che votare la fiducia, confermando che i numeri ci sono e sono più che sufficienti, anche senza il M5S, e sperare che Draghi accolga la nostra disponibilità come misura necessaria, e almeno per ora, sufficiente ad andare avanti almeno per i prossimi sei mesi. Termine naturale dell'attuale legislatura”. Lo afferma Paola Binetti, senatrice dell’Udc. .