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Dl Nordio, il via libera di Mattarella è solo tecnico. Gelo Quirinale-governo

di redazione politica

Le perplessità del Presidente della Repubblica per gli scontri con Bruxelles. L'Ue vuole rafforzare l'anticorruzione, la misura va in direzione opposta

Dl Nordio, il Quirinale vuole una radicale modifica ma per ora ha le mani legate. Il retroscena

Mattarella si è preso dieci giorni di tempo prima di dare il via libera al disegno di legge proposto dal ministro della giustizia Nordio. La firma del Presidente della Repubblica, però, - si legge sul Corriere della Sera - è solo un atto formale, in realtà il capo dello Stato non ha gradito il provvedimento e tra il Quirinale e il governo adesso c'è tensione per alcuni articoli contenuti in questa misura. Altro non poteva fare, Sergio Mattarella, che autorizzare la presentazione alle Camere di quel contestato (non solo dalle toghe) disegno di legge che prevede "modifiche al codice penale, al codice di procedura penale, all’ordinamento giudiziario e al codice dell’ordinamento militare". La decina di giorni che il presidente si è preso per studiare il testo di questa prima tranche non ha affatto sgombrato i suoi dubbi su alcuni nodi critici.

Perplessità indirizzate in particolare su un paio di articoli scritti dal ministro Guardasigilli. Quello che prevede la cancellazione dell'abuso d’ufficio e quello che riduce drasticamente la portata del traffico d’influenze. Due ipotesi di reato la cui abrogazione appare con ogni evidenza incompatibile con le scelte anticorruzione che l’Unione Europea vuole al contrario rafforzare. Il che finirebbe per esporci a nuove tensioni e contrasti con i nostri partner.

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