Politica
Dopo Atreju, io ero Giorgia

Enrico Letta ha tirato fuori Giorgia Meloni dalla comoda e produttiva nicchia del "Nì". E ora bisognerebbe darle un ministero. Magari il Viminale...
Atreju, Giorgia Meloni "annessa" alla maggioranza del governo Draghi
Con il talk show di Atreju anche la novella Gruber, Giorgia Meloni, volente o no (chissà) è stata annessa alla maggioranza di unità nazionale che sostiene il governo Draghi.
A tirarla fuori dalla comoda e produttiva nicchia del Nì è stato inaspettatamente Enrico Letta, che in teoria dovrebbe quando vede la Meloni metterle le dita negli occhi. E invece il segretario traballante del Pd l'ha invitata a sedere anche lei al tavolo onnicomprensivo del cartello dei partiti che si accingono a eleggere il successore di Mattarella al Colle.
Non si registrano obiezioni politiche della Meloni, anche se ad Atreju era nelle vesti di conduttrice. Tutti insieme appassionatamente. E ciao ciao a Giorgia de lotta. Ora però bisogna completare il lavoro dandole qualche ministero. Ma di peso, mica le politiche giovanili che le diede Berlusconi una quindicina di anni fa.
Un’idea potrebbe essere darle il Viminale al posto della esangue Lamorgese, prefettessa senza voti appoggiata solo dall’ uscente Mattarella. Sarebbe l’allargamento totalitario dell’arco costituzionale.
Tutti insieme appassionatamente. Per andare dove? A parlarne al prossimo talk show e strappare titoli di giornale e like sui social.