Politica
Draghi: “Ripresa sostenuta, Italia cresce ma deve ridurre rapporto debito/Pil”

Lapresse
Mario Draghi ha parlato alla camera di ripresa economica, vaccini, situazione Covid e immigrazione
“Raggiungere tassi di crescita notevolmente più alti di quelli degli ultimi decenni ci permettera' anche di ridurre il rapporto tra debito e prodotto interno lordo, che è aumentato di molto durante la pandemia. E ci consentirà di creare nuovi lavori, fondamentali per affrontare le transizioni, come quella digitale e quella ambientale. In questo quadro economico positivo, permangono alcuni rischi. Il primo è proprio la situazione epidemiologica, il secondo potenziale pericolo è l'inflazione, che nell'area euro ha raggiunto il 2% a maggio dopo l'1,6% ad aprile”.
“Un ulteriore rischio è legato al debito. Nel corso del 2020, il rapporto debito-Pil nell'UE è salito di 16,7 punti percentuali; in Spagna di 25,7, in Francia di 18,5 e in Italia, di 15,8 punti. Nel 2020, i governi europei hanno utilizzato in maniera corposa le garanzie statali, per un totale di 450 miliardi di euro nei soli quattro Paesi più grandi dell'Unione. Una politica di bilancio espansiva è essenziale per preservare ritmi di crescita sostenuti che, a loro volta, permetteranno di ridurre l'indebitamento”.
Tuttavia, è importante che tutti i governi si impegnino a tornare a una politica di bilancio prudente, una volta che la crescita sarà”.
Vaccini, Draghi: “Soddisfatti. Italia donerà 15 milioni di dosi”
"L'Italia, come tanti altri Paesi, si è trovata impreparata all'arrivo del Covid-19. Non possiamo permettere che questo accada di nuovo. Ma sono molto soddisfatto del lavoro svolto al Global Health Summit, organizzato dall'Italia insieme alla Commissione europea a Roma il 21 maggio scorso. Il Summit è stato il preludio del Consiglio Europeo straordinario del 24-25 maggio in cui i Paesi dell'UE si sono impegnati a donare almeno 100 milioni di dosi di vaccini entro la fine dell'anno. L'Italia farà la sua parte e donerà 15 milioni di dosi".
"Oggi possiamo dirci ragionevolmente ottimisti per l'evoluzione della situazione europea. La campagna vaccinale ci sta permettendo di contenere in maniera efficace la pandemia. La ripresa economica procede rapida, e il programma Next Generation EU ci fa guardare con fiducia a una stagione di riforme e investimenti". Lo dice il presidente del Consiglio, Mario Draghi, durante le comunicazioni alla Camera.
Immigrazione, Draghi: “Superare trattato di Dublino, nessun paese sia lasciato solo”
"Tuttavia - prosegue il premier - permangono diverse sfide, a partire dalla gestione della migrazione, che dobbiamo affrontare con attenzione per venire incontro alle richieste dei nostri cittadini. L'Unione Europea è la sede giusta per risolvere questi problemi, ma è importante che i nostri partner comprendano l'urgenza di trovare soluzioni rapide e condivise".
"La gestione dei flussi migratori torna a essere in agenda al Consiglio Europeo su precisa richiesta dell'Italia. Come ho dichiarato in passato, il Governo vuole gestire l'immigrazione in modo equilibrato, efficace e umano. Ma questa gestione non può essere soltanto italiana. Deve essere davvero europea". Lo dice il presidente del Consiglio, Mario Draghi, durante le comunicazioni alla Camera. Le sue parole sono state accolte da un applauso dell'aula.
"Tra i Paesi dell'Unione, esiste un'ampia convergenza sull'esigenza di superare il Regolamento di Dublino. Si tratta di una convenzione concepita in una diversa fase storica, adatta a gestire numeri contenuti. Al momento, però, una solidarietà obbligatoria verso i Paesi di primo arrivo attraverso la presa in carico dei salvati in mare rimane divisiva per i 27 Stati Membri. Serve un'alternativa di lungo periodo, per fare in modo che nessun Paese sia lasciato solo".
Draghi: “Preoccupazione per i diritti umani in Turchia”
Il Consiglio europeo di domani e dopodomani "ribadirà la preoccupazione per il rispetto dei diritti fondamentali in Turchia, come i diritti delle donne, i diritti civili e i diritti umani".