Elezioni 2018, Matteo Ricci e la gaffe del Pd.....
Elezioni politiche 2018 Pd, Il sindaco di Pesaro Matteo Ricci raffigurato su Matteo Renzi News: ”Una squadra di persone competenti.... Rimbocchiamoci le mani”
La politica fa male. Lo dimostrano gli strafalcioni di chi la fa.
"Non c'è niente di peggio che il cieco che non vuole vedere", disse Antonio Di Pietro dell'Idv.
"Sarà un nuovo ponte fra l’Italia e l’Australia e quindi troveremo molti canadesi in giro per Varese", spiegò Renzo Bossi, quando era della Lega. "Sarò breve e circonciso", introdusse l'intervento alla Camera Davide Tripiedi del M5S. E chi non ricorda la «Stepchild Association» di Domenico Scilipoti (Forza Italia). L'ultimo è quello che capeggia da due giorni sulla pagina ufficiale del segretario Pd, Matteo Renzi News, seguitissima da tutti i fan. Si vede la foto del responsabile nazionale enti locali del Pd e sindaco di Pesaro Matteo Ricci in posa estatica con su la scritta “abbiamo una lista di persone competenti...” . E sotto a caratteri cubitali: “Adesso #avanti fino alla vittoria. Rimbocchiamoci le mani.”
Operazione impossibile quella di rimboccarsi un arto.
“Loro le maniche non sanno bene cosa siano, non se le sono mai rimboccate avendo vissuto di politica da sempre. Hanno fatto l'errore perché non hanno chiaro il concetto”, spiega ridendo Roberta Crescentini capogruppo del centro destra a Pesaro. Il tweet di Matteo Ricci da cui è nato lo strafalcione di Matteo Renzi News era scritto in italiano corretto: “Adesso #avanti fino alla vittoria. Rimbocchiamoci le maniche. La remuntada è iniziata.”
Le Marche sono una delle Regioni rosse su cui il Pd sta puntando forte, schierando calibri da novanta come il ministro dell'Interno Marco Minniti, nella circoscrizione nord, e il premier Paolo Gentiloni in quella sud. Dietro i due leader una schiera di seconde linee poco conosciute e vicine al solo Ricci che sperano di essere elette grazie al traino dei due calibri nazionali.
C'è infatti uno scontro durissimo nella regione rossa tra il sindaco del “rimbocchiamoci le mani” e il governatore, Luca Ceriscioli, sempre del Pd. “Le liste sono state stilate con un forte ruolo del sindaco di Pesaro”, ha dichiarato Ceriscioli, “facendo forzature a discapito del buonsenso”. Mancano gli uomini che “rispondano” a Ceriscioli che continua: “Sono stati premiati i candidati più vicini alle sue posizioni anche quando non hanno ricevuto il gradimento del territorio. Un'operazione che serve solo a dividere e non certamente ad unire il partito”, continua Ceriscioli, “ In momenti così importanti occorrerebbe tenere presente l'obiettivo prioritario, vincere le elezioni, non stilare liste contro qualcuno.... se ne assuma tutta la responsabilità senza scaricare su altri.” Un esempio? Nessuno candidato maceratese inserito nelle liste, a detta di Ceriscioli e la parlamentare uscente Pd Camilla Fabbri dirottata in un collegio, estraneo a quello elettivo, per far posto ad Angelo Borrelli dei Verdi.
ELEZIONI POLITICHE 2018 PD, CHI È MATTEO RICCI, L'UOMO CHE DECIDE LE LISTE NELLA REGIONE ROSSA
Matteo Ricci è un esperto in opere fantasma e di affermazioni buone per ogni contesto. Ma è anche molto considerato da Matteo Renzi e dalla stampa di sinistra.
Onnipresente in tv con una particolare predilezione per Otto e mezzo de La 7, dopo il terremoto del centro Italia dichiarò al programma di Lilli Gruber commuovendo il pubblico: «Gran parte degli amministratori in questo momento è solidale, (con voce affranta, ndr) manda mezzi, manda soccorsi perché la situazione tra neve e terremoto è veramente molto, molto difficile». Ma qualche mese prima, ripreso in video in consiglio comunale, aveva spiegato meglio cosa intendesse per aiuti redarguendo i consiglieri comunali che davvero volevano mandare le loro risorse ai terremotati. «I fondi per i terremotati… ma noi dobbiamo rinunciare ai nostri? Diremo al governo: trova altri soldi per i terremotati. Dobbiamo rinunciare ai soldi di Pesaro? E’ questa la politica che dobbiamo fare? O dobbiamo lavorare per portali i soldi a Pesaro?».
Nel 2017 posa la prima pietra di una scuola con il premier Gentiloni ma la scuola non esiste, non ha neanche preparato il bando per la costruzione. Nello stesso giorno inaugura una piscina con il presidente del Coni Giovanni Malagò ma la piscina ancora oggi, a distanza di tempo, non è pienamente funzionante. Un mese dopo, a luglio, inaugura una pista ciclabili che finisce in un fosso. Poi pone la prima pietra di un cantiere navale ma del cantiere non esiste neanche il progetto esecutivo.
“Adesso #avanti fino alla vittoria.”