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Elezioni 4 marzo, il borsino del voto. Chi sale e chi scende. Nuovi dati

Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)

Elezioni 4 marzo, il borsino del voto: ecco gli ultimissimi trend sulle elezioni politiche 2018

Elezioni 4 marzo 2018. Su Affaritaliani.it il borsino del voto. Aggiornamento continuo fino all'apertura delle urne sullo stato di salute delle forze politiche in campo. Si tratta di un'analisi esclusiva basata su sondaggi, sentiment e indicazioni che arrivano dai partiti che partecipano alle elezioni politiche del 4 marzo.

Il M5S perde qualcosa, forse a causa del caos sulle parlamentarie, e torna intorno al 25,5-26% allontanandosi da quota 27. Grillini e Di Maio restano molto forti al Sud, soprattutto in Sicilia e in Sardegna, ma al Nord la situazione sembra compromessa. Intorno al 20% in Lombardia e sotto quota 20 in Veneto.

Il Partito Democratico rimane in crisi e fermo sul 21-22% secondo diversi rumor. I collegi sicuri ormai sono pochissimi, tanto che tutti puntano alla candidatura nel proporzionale. Gli alleati del Pd, compresa la lista della ministra Lorenzin, non vanno oltre l'1-2%. E quindi la coalizione è dietro il M5S e lontanissima dal Centrodestra.

Trova nuove conferme la ripresa della Lega di Matteo Salvini. Primo partito in Veneto oltre il 30% e se la gioca in Lombardia intorno al 25% per la primo posizione. Molto bene anche in Piemonte, in Liguria, in Friuli Venezia Giulia. Ipotesi 20% in Emilia Romagna e oltre il 15% in Toscana, Marche e Umbria. Non solo, ottimi dati al Centro (in particolare nel Lazio, intorno all'8%) e in alcune aree del Sud, soprattutto in Puglia e in Abruzzo.

Forza Italia in leggero calo e in fase di stanca. Al Nord Fi pare nettamente dietro la Lega, Regioni rosse comprese, mentre al Sud continua a performare abbastanza bene, in particolare in Sicilia. Forza Italia però sarebbe in difficoltà in Sardegna e in alcune zone del Lazio.

Fratelli d'Italia si conferma a ridosso del 5%, comunque ampiamente sopra la soglia di sbarramento. La quarta gamba del Centrodestra, che comprende anche l'Udc, è abbastanza tonica e ora intorno al 3%. Molto forte al Sud, Sicilia in testa, mentre al Nord le percentuali sono più modeste.

Liberi e Uguali di Pietro Grasso in ripresa dopo un periodo di debolezza e pare aver superato l'8%. LeU viene dato molto forte in Toscana ed Emilia Romagna (oltre il 10%), non male al Nord (soprattutto in Piemonte) mentre appare indietro in alcune Regioni meridionali e nelle Isole.

La lista di estrema sinistra Potere al Popolo (sostenuta da Rifondazione Comunista, Pci, sinistra anticapitalista, piattaforma Eurostop) sembra lontana dal 3% ma comunque potrebbe oltrepassare quota 1-1,5% sottraendo così consensi a Liberi e Uguali.

A destra tra l'1 e il 2% CasaPound mentre all'estrema sinistra il Partito Comunista potrebbe superare l'1%. +Europa di Emma Bonino è lontanissima dal 3% e almeno al momento a fatica potrebbe raggiungere l'1%.