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Elezioni 4 marzo sondaggi Pd tonfo. M5S fermo, Centrodestra... I numeri
Elezioni 4 marzo, il borsino del voto: ecco gli ultimissimi trend sulle elezioni politiche 2018
Elezioni 4 marzo 2018. Su Affaritaliani.it il borsino del voto. Aggiornamento continuo fino all'apertura delle urne sullo stato di salute delle forze politiche in campo. Si tratta di un'analisi esclusiva basata su sondaggi, sentiment e indicazioni che arrivano dai partiti che partecipano alle elezioni politiche del 4 marzo.
Il M5S si conferma la prima forza politica del Paese ma rimane lontana dal 30% e lontanissima dal 40 più volte auspicato da Luigi Di Maio. I grillini sono intorno al 26-27%, forti al Sud e deboli al Nord, in particolare in Lombardia e in Veneto (ampiamente sotto il 20%).
Il Partito Democratico è al minimo storico del 22%, stando ad alcune rilevazioni uscite nel weekend. Una debolezza che porta i collegi sicuri ad essere pochissimi (una ventina, massimo 25 tra Camera e Senato) anche perché le altre forze della coalizione bonsai di Centrosinistra non vanno oltre il 2-3% complessivamente.
Lega di Matteo Salvini stabile sul 15% in attesa di capire quali effetti avrà la decisione di Maroni in Lombardia. Carroccio nettamente primo partito in Veneto oltre il 30%, punto di domanda in Lombardia. Molto bene anche in Piemonte, in Liguria, in Friuli Venezia Giulia. Ipotesi 20% in Emilia Romagna e oltre il 15% in Toscana, Marche e Umbria. Non solo, ottimi dati al Centro (in particolare nel Lazio, intorno all'8%) e in alcune aree del Sud, soprattutto in Puglia e in Abruzzo.
Forza Italia in fase di stanca. Al Nord appare nettamente dietro la Lega, Regioni rosse comprese, mentre al Sud continua a performare abbastanza bene, in particolare in Sicilia e in Abruzzo. Forza Italia però sarebbe in difficoltà in Sardegna e in alcune zone del Lazio.
Fratelli d'Italia si conferma intorno al 5%, comunque ampiamente sopra la soglia di sbarramento. La quarta gamba del Centrodestra, che formalmente fa parte della coalizione dopo il vertice a tre di Arcore, è abbastanza tonica e ora intorno al 3%. Ma l'obiettivo indicato da Lupi di superare Fratelli d'Italia sembra decisamente lontano. Quarto Polo molto forte al Sud, Sicilia in testa, mentre al Nord le percentuali sono decisamente modeste.
Liberi e Uguali di Pietro Grasso in ripresa dopo un periodo di debolezza e pare aver raggiunto il 7-8%. LeU viene dato molto forte in Toscana ed Emilia Romagna (oltre il 10%), non male al Nord (soprattutto in Piemonte) mentre appare indietro in alcune Regioni meridionali e nelle Isole.
La lista di estrema sinistra Potere al Popolo (sostenuta da Rifondazione Comunista, Pci, sinistra anticapitalista, piattaforma Eurostop) sembra non lontanissima dal 3% e sarebbe già intorno al 2. L'ipotesi di entrare in Parlamento non è impossibile.
A destra CasaPound veleggia sul 2% e spera nel superamente della soglia di sbarramento, mentre all'estrema sinistra il Partito Comunista potrebbe superare l'1%.