Politica

Elezioni a settembre, Renzi silura il governo Gentiloni

Se si trova l'accordo sulla legge elettorale è possibile andare a votare a settembre in contemporanea con la Germania. Parola di Matteo Renzi

Se si trova l'accordo sulla legge elettorale e' possibile andare a votare a settembre in contemporanea con la Germania. Lo dice Matteo Renzi intervistato dal Messaggero. "Le elezioni tedesche sono sempre state uno spartiacque - dice Renzi - dunque votare con Berlino avrebbe un senso per molti motivi. Il Pd non chiede elezioni anticipate ma non le teme", aggiunge. Quanto alla possibilita' di una grande coalizione subito dopo il voto, Renzi risponde che "la Merkel in Germania corre per vincere da sola. Ma se non ci sono i numeri e' ovvio che si debba fare accordi con altri partiti e per noi sara' lo stesso. Il mio obiettivo e' sconfiggere Berlusconi, non allearmici. Poi dipende da quanti voti ciascuno prendera'". Renzi aggiunge che al momento non e' comunque previsto a breve un incontro con il leader di Forza Italia: non avrei problemi a incontrarlo ma al momento non e' in agenda". Per il segretario del Pd inoltre, "l'eventuale voto anticipato non genera incertezza sui mercati, ma la riduce. 

Legge elettorale, Renzi: patto con M5S e FI, lo chiede il Colle 

Un accordo sulla legge elettorale con M5S e Forza Italia sul sistema tedesco "e' possibile". Lo dice il segretario del Pd, Matteo Renzi, intervistato dal Messaggero. "Il Presidente della Repubblica ci ha chiesto di fare un accordo sulla legge elettorale e noi veniamo da una cultura istituzionale per cui gli appelli del Presidente della Repubblica sono vincolanti, specie per il partito di maggioranza", premette Renzi. "Dunque lavoriamo per rispondere all'invito di Mattarella. Certo il sistema tedesco ha qualche pregio, a cominciare dalla soglia del 5%. Ma e' noto che io avrei voluto tutt'altro tipo di legge elettorale, non e' la mia prima scelta, anzi. Ma vediamo cosa diranno gli altri e poi ci muoveremo con responsabilita' e coerenza", aggiunge. Il sistema tedesco e' "un passo avanti per uscire dalla palude", ma "non e' la soluzione di tutti i problemi", continua Renzi. Secondo Renzi inoltre, "ci sono dei paletti che il Pd ritiene indispensabili", ovvero la presenza del nome o dei nomi sulla scheda accanto al simbolo: la gente deve sapere per chi vota. E naturalmente lo sbarramento al 5%". Ad Alfano che chiede prima un'intesa nella maggioranza, Renzi replica secco: "riflessione suggestiva. Ma se siamo a questo punto e' perche' alcuni settori della maggioranza hanno pensato di poter rimandare, rimandare, rimandare. Un popolare europeo come Alfano non fara' fatica a riconoscersi nel sistema tedesco". 

Voucher: Renzi, decisione governo; nel Pd si decide a maggioranza 

"La decisione di abolire i voucher prima e di inserire un nuovo strumento poi, e' stata presa dal governo. Noi sosteniamo il governo, sosteniamo Gentiloni". Lo dice Matteo Renzi, riferendosi alla vicenda voucher. Intervistato dal Messaggero, il segretario del Pd aggiunge che "noi non cerchiamo trappole ne' incidenti parlamentari. Faremo tutto cio' che il governo ci indichera'". Riguardo alle posizioni di chi nel Pd dice che non votera' l'emendamento, Renzi replica che che "nel Pd vale la regola del principio di maggioranza, si vota quello che decide il gruppo tranne i casi di coscienza. Sui voucher la partita e' totalmente giocata dall'esecutivo".