Elezioni Centrodestra lite sul Friuli. Tre nomi per una poltrona
Elezioni Centrodestra, alleanza Forza Italia-Lega-Fratelli d'Italia in salita
Centrodestra unito, felice e coeso? Non proprio. Anche se i sondaggi sulle elezioni politiche continuano ad indicare nettamente in testa l'alleanza Berlusconi-Salvini-Meloni, al momento l'unica sulla carta in grado di conquistare la maggioranza in Parlamento con il Rosatellum 2.0, Forza Italia e la Lega hanno già iniziato a litigare pesantemente sulle prossime elezioni regionali.
In Lombardia, ovviamente, tutti coesi su Roberto Maroni ricandidato, ma il nodo dell'ennesima disputa tra Arcore e Via Bellerio è il Friuli Venezia Giulia. Nella Regione a statuto speciale finora governata da Debora Serracchiani, che non si ricandida, l'ex Cavaliere ha schierato Riccardo Riccardi, consigliere regionale azzurro nato a Udine nel 1962 e laureato in Architettura (IAUV) con specializzazione DAEST nel 1989.
Il problema è che il segretario leghista ha ben altri piani per il Friuli e dal Carroccio assicurano che "il candidato è Massimiliano Fedriga e non si cede di un millimetro". Il capogruppo alla Camera della Lega, nato a Verona il 2 luglio 1980 ma friuliano d'adozione, è uno dei più stretti collaboratori di Salvini, in pratica fa parte dell'entourage di fedelissimi insieme a Centinaio e a Giorgetti. Nelle liste per le prossime elezioni politiche il Carroccio ha già deciso di non inserire il presidente dei deputati proprio perché dà certa la candidatura nella sua Regione.
"Max (Fedriga, ndr) è la carta migliore per la riconquista della Regione", ripete quasi ogni giorno il segretario del Carroccio. Nessun dubbio che l’intenzione sia di un Centrodestra compatto, "come lo è stato a Trieste, a Pordenone, a Gorizia, in Sicilia e in tante altre Amministrative". Ma, aggiunge Salvini, "come siamo responsabilmente pronti al passo indietro dove non abbiamo uomini all’altezza, così rimaniamo decisi a condividere con Fi il candidato migliore. E su chi sia il migliore in questo caso non ci sono dubbi".
Fonti qualificate di Forza Italia sottolineano come su quattro Regioni chiamate al voto la Lega abbia già la più importante, ovvero Maroni in Lombardia, e quindi "non può pretendere di avere un suo uomo anche in Friuli. Si tratta di una questione di equilibri da rispettare anche perché la Lega ha già il Veneto con Zaia che conta più della Liguaria (Toti, ndr)".
Ma da Via Bellerio ribattono che "nei sondaggi in Friuli la Lega quasi doppia Forza Italia. E se vogliamo puntare alla vittoria della coalizione contro il Pd e il M5S dobbiamo scegliere il candidato migliore e non guardare al partito di appartenenza". Insomma, una bella lite che come antipasto delle trattative sul programma e sulle candidature nell'uninominale per le Politiche non fa ben sperare.
Fratelli d'Italia, dal canto suo, arriva al tavolo con un suo terzo uomo per la presidenza della Regione Friuli Venezia Giulia: Luca Ciriani, consigliere uscente ed ex presidente della Provincia di Pordenone. Come finirà? Alla fine scommettono in molti che a spuntarla sarà Salvini con Fedriga, chiudendo il cerchio con un candidato di Forza Italia per la presidenza del Piemonte, dove si voterà l'anno successivo, nel 2019.