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Elezioni Emilia sondaggi (vietati): impressioni choc. Ottimismo nel fronte...
Elezioni Emilia Romagna sondaggi (vietati): ecco le ultimissime impressioni sulle elezioni regionali in Emilia Romagna
Elezioni Emilia Romagna sondaggi vietati per legge, almeno la pubblicazione.
Si avvicinano le elezioni in Emilia Romagna di domenica 26 gennaio e Affaritaliani.it ha cercato di capire quali sono le impressioni tra i principali partiti. Nel quartier generale del Governatore uscente Stefano Bonaccini e nella sede del Partito Democratico pare che negli ultimi giorni sia cresciuta l'ansia, quella che sembrava dieci giorni fa una vittoria abbastanza semplice (mai sicura) oggi non lo è più. Il timore è quello che alla fine il tanto auspicato voto disgiunto a favore di Bonaccini da parte di chi vota liste collegate ad altri candidati sia minimo, senza contare la folta concorrenza a sinistra e all'estrema sinistra che potrebbe sottrarre voti decisivi alla coalizione di Centrosinistra.
Nella sede della Lega e nello staff di Lucia Borgonzoni, invece, sale un cauto (prudenza obbligatoria) ottimismo. In molti ricordano come gli ultimi sondaggi in Umbria dessero un vantaggio del Centrodestra di dieci punti, poi la vittoria fu di venti. Così in Sardegna, con i pronostici testa a testa e un successo nelle urne di dieci punti circa. La Lega spera di risultare il primo partito della Regione superando quota 30% ed è convinta di essere particolarmente forte soprattutto in provincia e in particolare nelle zone montuose dell'Appenino. Bonaccini, dicono i leghisti, sarebbe invece più forte in città, Bologna e Modena soprattutto, ma non ovunque (non ad esempio a Piacenza, a Ferrara e in Romagna). Punto interrogativo su Parma e Reggio Emilia città.