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Elezioni Emilia sondaggi (vietati): Pd sempre più in ansia. Ultimissime news
Elezioni Emilia Romagna sondaggi (vietati): le dimissioni di Di Maio da capo politico del M5S preoccupano il Pd. Ecco perché
Le dimissioni di Luigi Di Maio da capo politico del Movimento 5 Stelle preoccupano il Partito Democratico, non tanto sulla tenuta della maggioranza e del governo quanto in vista delle elezioni regionali di domenica. Il ministro degli Esteri, il reggente pentastellato Vito Crimi e gli altri ministri 5 Stelle del Conte II (da Stefano Patuanelli ad Alfonso Bonafede), sono stati netti e chiari nell'affermare che l'esecutivo va avanti, rilanciando sul piano programmatico l'azione dei prossimi mesi.
Il problema al Nazareno è che soprattutto in Emilia Romagna, dove la sfida potrebbe essere davvero all'ultima scheda, uno dei motivi di cauto ottimismo tra i Dem era il possibile voto disgiunto a favore di Stefano Bonaccini da parte di una fetta di elettori 5 Stelle, proprio per rinsaldare la maggioranza a Roma ed evitare la spallata leghista e di destra. La ribalta mediatica del passo indietro di Di Maio, il gesto della cravatta, gli abbracci con Crimi e tutto il resto - ragionano nel Pd - sono stati una sorta di chiamate alle armi e di tentativo di ritorno alle origini del M5S.
Come si vede benissimo sui social network sono moltissimi i messaggi di affetto per Di Maio e a questo punto la base grillina sembra avere una sola parola d'ordine: unità. Tutto questo potrebbe portare a un voto identitaria di quello che rimane dei 5 Stelle in Emilia Romagna ma anche in Calabria facendo venire meno quel possibile sostegno a Bonaccini da parte di una fetta di pentastellati. E, stando alle previsioni della vigilia, potrebbe bastare un 2% in meno per il Governatore uscente per far pendere la bilancia dalla parte di Lucia Borgonzoni. Lo stesso discorso non vale nel Centrodestra. Nel Carroccio spiegano infatti che chi votava M5S ed è rimasto deluso dal governo con il Pd comunque ha già fatto la sua scelta, visto che nessuno ha messo in discussione l'esecutivo nonostante il passo indietro di Di Maio.