Politica

Governo Cdx: Fdi blinda tre ministeri. Nomi di Lega Forza Italia. Ultimissime

Di Alberto Maggi

Governo Cdx: Fdi blinda Esteri, Economia e Giustizia

Governo Cdx: i nomi di Lega, Forza Italia e Noi Moderati. Ma... Inside


"Più che i veti contano i voti". Se la cava con una battuta uno dei massimi esponenti di Fratelli d'Italia alla domanda se ci sia un veto su Matteo Salvini ministro dell'Interno e vicepremier di un eventuale esecutivo guidato da Giorgia Meloni. Nel giorno della manifestazione unitaria a Roma, dietro le quinte già si ragiona sugli equilibri del futuro governo. Ovviamente, Sergio Mattarella permettendo perché il presidente della Repubblica, come sempre, vorrà dire la sua sui dicasteri chiave: Interno, Esteri, Economia e Giustizia.

Salvini, che chiuderà la campagna elettorale con un maratona virtuale di circa quattro ore e almeno un milione di persone coinvolte, crede ancora nel miracolo. Ribaltare tutti i pronostici e confermare il Carroccio primo partito della coalizione. Ma, al netto di colpi di scena, l'obiettivo del segretario leghista è tornare al Viminale, che nel 2018 aveva fatto la fortuna elettorale della Lega con il Conte I, per ripristinare immediatamente i Decreti Sicurezza (come ribadisce in ogni comizio e in ogni piazza da Nord a Sud).

Fonti del Carroccio spiegano che altri punti importanti sono, come annunciato dallo stesso Salvini, Edoardo Rixi alla guida del ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture e Giulia Bongiorno alla Giustizia. Ma ci sono anche la conferma di Giancarlo Giorgetti al Mise e di Massimo Garavaglia (o Gian Marco Centinaio) al Turismo, oltre a Erika Stefani alla Disabilità. "E magari vogliono anche la presidenza di una delle due Camere?", ironizzano da Fratelli d'Italia per spiegare, seriamente, che per gli equilibri del futuro esecutivo (Montecitorio e Palazzo Madama inclusi) conteranno i numeri.

Stesso discorso per Forza Italia, che ha come primo punto quello di piazzare Antonio Tajani a Palazzo Chigi come sottosegretario alla presidenza del Consiglio per "controllare" Meloni. Se la Lega dovesse raggiungere e magari superare il 15%, le richieste di Via Bellerio avrebbero una forza consistente, anche se come Guardasigilli Meloni ha in mente Carlo Nordio (e in quel caso Bongiorno potrebbe essere dirottata sulla Pubblica amministrazione). Per Via XX Settembre, se la leader di FdI non dovesse superare le resistenze di Fabio Panetta c'è sempre la carta Giulio Tremonti. Mentre per la Farnesina sembra sicuro Giulio Terzi di Sant'Agata. Ma, come detto, tutto dipenderà dai numeri.

Se la Lega dovesse scendere verso il 10 (o addirittura sotto) tutto cambierebbe e potrebbe essere in pericolo persino la poltrona di Salvini al Viminale. Forza Italia punta a un ruolo importante nel governo per Alessandro Cattaneo e Anna Maria Bernini, oltre alla presidenza probabilmente del Senato (ipotesi conferma di Maria Elisabetta Alberti Casellati), ma anche in questo caso un conto sarà fare dall'8 in su e un conto un misero 5-6%. Fratelli d'Italia ha i suoi punti fermi (Economia, Giustizia ed Esteri) e aspetta di vedere i risultati elettorali (anche di Noi Moderati che come ministro punta su Maurizio Lupi e Vittorio Sgarbi) per sistemare e aggiustare gli equilibri del futuro, probabile, governo Meloni.