Elezioni politiche 2018 Pd disastro. Renzi perde in un giorno Pisapia e Alfano
Elezioni politiche Pd verso il tracollo storico. Fallimento totale di Piero Fassino
Doppia botta a Matteo Renzi. Nel giro di pochi minuti prima esce Giuliano Pisapia che si ritira, "Campo Progressista è già finito", e subito dopo arriva Angelino Alfano che annuncia la decisione di non ricandidarsi alle prossime elezioni politiche. Ed ecco che la già mini coalizione ipotizzata da Matteo Renzi, con il mandato fallimentare per Piero Fassino, si scioglie come neve al sole. Al segretario del Pd, come alleati, restano ora Centro Democratico, i Verdi, l'Italia dei Valori, i filo-Europa della Bonino e quello che resterà di Alternativa Popolare dopo l'addio di Alfano. Praticamente lo zero virgola qualcosa. E con il Pd che crolla nei sondaggi ai minimi storici e Liberi e Uguali di Pietro Grasso che sfiora già l'8% per Renzi le prossime elezioni politiche rischiano di trasformarsi in un vero bagno di sangue.
L'ipotesi che circola tra i parlamentari dem, alla luce della doppia defezione di oggi, è che la coalizione del Pd arrivi forse al 25% tutta insieme vincendo soltanto 20-25 collegi alla Camera e al massimo 12 al Senato. Una debacle senza precedenti. Senza considerare il caso banche-Boschi che in teoria potrebbe ulteriormente penalizzare il Pd. D'altronde Renzi e Gentiloni dovevano scegliere tra biotestamento e ius soli, hanno scelto il fine vita sacrificando la legge sulla cittadinanza. Ma in ogni caso avrebbero scontentato tutti. E la fuga dal Pd di oggi è il risultato di queste scelte politiche e di tante altre dei mesi scorsi, che hanno portato alla rottura con Liberi e Uguali.