Elezioni, primo ok del Cdm ai nuovi collegi elettorali
Renzi: no alle primarie per le candidature nei collegi
Il Consiglio dei ministri convocato per l'esame preliminare del decreto sui nuovi collegi elettorali è durato pochi minuti ed è terminato intorno alle ore 20. Le ultime limature del governo hanno riguardato soprattutto le regioni centrali italiane, Emilia, Toscana e Lazio. Sarebbero previsti due collegi in più in Lombardia, Emilia Romagna e Veneto. Due collegi in meno, invece, in Basilicata. Cambiamenti previsti anche in Umbria e Molise, un collegio in meno in Sicilia. Dovrebbe cambiare la geografia elettorale anche di Roma. Le modifiche, in ogni caso, non hanno - viene fatto osservare - riflessi sulla data del voto, anche se diversi deputati sottolineano come non sarà facile espletare tutti gli adempimenti in tempi brevissimi.
Pd, Renzi: non faremo primarie per scelta collegi
"Le primarie le abbiamo fatte per la leadership, non le faremo per le candidature nei collegi. La' sceglieremo le persone piu' capaci per vincere". Lo ha detto Matteo Renzi, a "Otto e mezzo", su La7. "Sulla scheda non c'e' Berlusconi contro Di Maio e mi auguro che Scalfari votera' per il Pd". Lo ha detto il segretario del Pd Matteo Renzi a Otto e Mezzo, su La7. "A mio giudizio la coalizione che il Pd mettera' in campo sara' quella che ottera' un risultato superiore al 30% e vicino al 40%", ha aggiunto Renzi chiedendo di smettere "con il giochino che ormai siamo in un sistema bipolarista con Di Maio contro Berlusconi".