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Elezioni, Renzi: "Il veto Pd ci apre spazi. No con Fi, hanno colpito Draghi"

L'ex premier: "La strategia di Letta regala Palazzo Chigi alla Meloni"

Elezioni, Renzi: "No ad alleanza con FI, ha colpito Draghi"

"Non possiamo stare insieme a Forza Italia non solo per il passato ma anche per il presente. Draghi è andato a casa per l'azione di Conte ma annche per la sfiducia di Salvini e Berlusconi. E questo basta per dire che ha commesso un errore claomoroso": ad affermalo è Matteo Renzi in un'intervista al Corriere della Sera.    

Per il leader di Iv "serve un grande terzo polo capace di fare un grande risultato" perché "l'unico modo per fermare lo tsunami nero è un voto moderato e riformista" a difesa dell'agenda Draghi. "Se prenderemo il 5% lavoreremo per mantenere questo premier, che è l'orgoglio dell'Italia e che è stato mandato a casa da populistie riformisti", ha assicurato.

Renzi si è soffermato anche sulla mancata apertura del Pd a un'alleanza con Italia viva. "Credo che il motivo per cui Letta abbia parlato con tutti tranne che con noi sia legato a piccole vendette personali per le vicende del passato", ha spiegato alludendo alla staffetta a Palazzo Chigi,  "non si spiega una coalizione che mette insieme storie totalmente diverse che parte da un veto a una e una sola forza politica. Evidentemente Enrico pensava di ferirci nel dire: 'Tutti, ma non Italia viva'".   

"Vedendo come sono andate le cose non finirò mai di ringraziarlo", ha aggoiunto l'ex premier, "ci ha restituito uno spazio politico e l'indecoroso balletto di queste ore del centrosinistra mi rafforza nel progetto di non partecipare a coalizione finte e posticce. Correremo da soli, parlando di inflazione, guerra, energia, cultura. E faremo una campagna elettorale in nome del coraggio e della coerenza...".