Politica
Elezioni sondaggi Pd crollo: perde almeno 1 milione di voti con il caso Boschi
Elezioni sondaggi Pd crollo: il caso Vegas-Etruria-Boschi affossa il Partito Democratico
Tanto tuonò che piovve. A meno di tre mesi dalle elezioni politiche arriva la 'bomba' - e questa volta il termine è davvero azzeccato - che potrebbe seriamente far crollare il Partito Democratico a percentuali impensabili solo fino a pochi mesi fa. Le parole del presidente della Consob in Commissione Banche ("Parlai con la Boschi di Etruria", leggi qui) stanno scatenando un vero e proprio terremoto politico. Immediata la richiesta di dimissioni da sinistra, 5 Stelle e Lega.
"Il tema delle banche influenza sicuramente le intenzioni di voto", commenta a caldo il sondaggista e semiologo Alessandro Amadori. "Gli italiani sono un popolo con un'alta propensione al risparmio, anche se forse non più bot-people ma bank-people. E danneggiare, o comunque non incentivare, una gestione corretta del risparmio fa sicuramente arrabbiare gli italiani".
Ancora Amadori. "Se le notizie fossero confermate in sede di approfondimento giudiziario, ci sarebbe sicuramente un impatto elettorale sul Pd. Al momento è ipotizzabile una flessione di almeno due percentuali, tra 800mila e un milione di voti in meno, anche solo sommando tutte le persone coinvolte nel caos sulle banche comprese le loro famiglie. Fino ad oggi in pochi pensavano ad una vittoria del Pd, ora direi che è praticamente impossibile". A chi andranno i voti in uscita dal Pd? "Poco nel non voto, un po' verso la Lega, altri ai 5 Stelle e qualcosina a Forza Italia e a Liberi e Uguali".
Etruria, Boschi: confermo tutto mai fatte pressioni, accuse sul nulla
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Attualmente il Pd oscilla nei sondaggi tra un ottimistico 27% e un modesto 23%, comunque in costante calo secondo tutti gli istituti demoscopici. Con la 'bomba Vegas-Etruria-Boschi', Renzi potrebbe scendere pericolosamente verso quota 20% (minimo storico). Non solo, a questo punto nei collegi uninominale il Pd uscirebbe sconfitto quasi ovunque, anche in molte zone delle cosidette Regioni rosse. Insomma, una svolta che a poche settimane dalle elezioni politiche cambia seriamente le carte in tavola. Vedremo se ad approfittarne saranno i 5 Stelle o il litigioso Centrodestra.