Politica

Elezioni sondaggi vietati: nuovissime 'expectations' su tutte le Regioni

Di Alberto Maggi

Elezioni sondaggi vietati: Centrodestra ottimista in Puglia e Marche. Toscana, il Pd continua a tremare

Ci siamo quasi. Domenica e lunedì si vota (finalmente) per le elezioni regionali del 20-21 settembre, un test politico importantissimo soprattutto per il governo, oltre che per il segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti e per l'opposizione di Centrodestra (Matteo Salvini in testa). La pubblicazione dei sondaggi è assolutamente vietata per legge, ma Affaritaliani.it ha cercato di capire quali sono le aspettative delle principali forze politiche in campo, attraverso le 'expectations' sul voto.

Il Centrodestra, in particolare la Lega e Fratelli d'Italia, sono sempre più convinti di poter davvero vincere 5 a 1 (Valle d'Aosta esclusa, dove si vota con il sistema proporzionale). L'unica Regione dove, parlando con i deputati e i senatori del Carroccio e del partito di Giorgia Meloni, la partita sembra persa e le chance sono quasi nulle è la Campania.

In Veneto sembra proprio che la partita sia già chiusa. Il Centrodestra è sicuro della riconferma di Luca Zaia a furor di popolo. E anche nel Centrosinistra e nel Pd affermano che si tratta di una partita praticamente impossibile. Dal quartier generale del Governatore uscente sono sicuri di raggiungere e superare addirittura il 75% e qualcuno sogna l'80%. Fatto sta che l'unica vera incognita sembra la sfida interna tra la lista Zaia e la Lega Salvini premier, se il Carroccio risultasse secondo l'imbarazzo sarebbe inevitabile per il leader leghista.

Anche in Liguria il Centrodestra si dice convinto della vittoria e della riconferma di Giovanni Toti, anche se non con le proporzioni di Zaia in Veneto. Ferruccio Sansa, candidato del Pd e dei 5 Stelle (la Liguria è l'unica Regione dove la maggioranza di governo si presenta unita) spera ancora nel recupero in extremis, ma dietro le quinte gli stessi Dem parlano di missione quasi impossibile. La Lega è sicura di confermarsi primo partito, non solo della coalizione di Centrodestra ma anche della Regione.

Nelle Marche è fortissimo l'ottimismo nel quartier generale di Francesco Acquaroli, deputato di Fratelli d'Italia e candidato del Centrodestra. L'impressione, parlando con gli esponenti del Cdx, è che la vittoria sia davvero a portata di mano. Maurizio Mangialardi, sindaco uscente di Senigallia per il centrosinistra che da cinquant'anni governa a Palazzo Raffaello, continua nella sua campagna, sperando anche nel sostegno di qualche elettorale del M5S, anche se a destra l'ottimismo è cresciuto negli ultimi giorni.

In Puglia si conferma l'ottimismo nello staff di Raffaele Fitto, europarlamentare di Fratelli d'Italia e candidato del Centrodestra. Nella Lega si dicono certi della vittoria con il Carroccio che addirittura si giocherebbe il primo posto come forza politica regionale con il Pd e il Movimento 5 Stelle. Il presidente uscente Michele Emiliano spera nel voto disgiunto da parte di una fetta di grillini, che però sono molto concentrati sulla candidatura di Antonella Laricchia. I 5 Stelle ritengono che in Puglia si possa registrare il risultato migliore di queste Regionali (forse anche meglio della Campania), sia come candidata alla presidenza sia come lista, e questo non gioca a favore di Emiliano. Al voto con qualche incertezza ma con il Centrodestra che sente aria di vittoria.

In Toscana la situazione, stando alle 'expectations', è ancora apertissima. Il Pd e i renziani di Italia Viva sperano che Eugenio Giani vinca, replicando quando accaduto a gennaio in Emilia Romagna, fermando così l'avanzata leghista. Ma un cauto ottimismo si registra nella Lega che candida l'europarlamentare ed ex sindaco di Cecina Susanna Ceccardi. Non a caso venerdì 18 settembre Matteo Salvini chiuderà la campagna elettorale proprio in Toscana, dove un eventuale successo del Centrodestra potrebbe avere effetti devastanti per il Pd e forse anche per il governo. L'impressione è che la zona di Firenze e Prato sia a favore di Giani mentre la Ceccardi sia forte soprattutto sulla costa tirrenica. Probabilmene è la sfida più aperta di questa tornata elettorale.

La Campania è l'unica Regione dove il Centrodestra, salvo improbabili colpi di scena, sa che la sfida è davvero difficilissima. Il carismatico presidente uscente Vincenzo De Luca appare molto forte, anche se la presenza di Valeria Ciarambino (M5S) potrebbe frenare il Pd e il Centrosinistra. In Forza Italia, partito che esprime il candidato del Centrodestra, ancora sperano in un recupero sul rush finale di Stefano Caldoro, ma nella Lega e in Fratelli d'Italia le speranze di vittoria sono davvero pochissime.

In Valle d'Aosta, dove si vota con il sistema proporzionale, il Centrodestra si presenta diviso: la Lega corre da sola mentre Forza Italia e Fratelli d'Italia si presentano con una lista unitaria. Il Pd è in campo con il Progetto Civico Progressista senza alcuna alleanza con il M5S. Da vedere chi sarà la prima forza della Regione che poi, probabilmente, stringerà accordi con uno o più partiti autonomisti.