Politica
Ex Ilva, gli operai hanno scelto Meloni. "Gli altri ci avevano già illusi"
Fdi a Taranto è passato dal 3,6% del 2018 al 22%. Il segretario della Uilm Palombella: "Promesse non mantenute dagli altri partiti"
Ex Ilva, gli operai abbandonano la sinistra e il M5s: tutti con Fdi
Le elezioni politiche si sono concluse con il netto successo di Giorgia Meloni e della destra. Per cercare di capire un po' meglio il perché di questa scelta fatta dagli italiani, i dati della città dell'ex Ilva di Taranto (ora Acciaierie d'Italia) sono emblematici per evidenziare il trend che ha fatto impennare i voti di Fdi. A Taranto - spiega Repubblica - ha vinto il centrodestra raccogliendo un voto su tre, il 35 per cento. Secondi i 5 Stelle, terzo il Partito democratico. I grillini hanno perso il 15 per cento e 22mila preferenze. Il Pd ha guadagnato 4 punti e mille voti. E Fratelli d’Italia è passata dal 3,6 al 22, da 3.500 a 17.929 voti. "Perché la Meloni? "Non è stata protesta. Credo - spiega il segretario della Uilm Rocco Palombella - sia stato invece un voto di sfiducia, nel senso che gli operai, noi tutti, non ci fidiamo più. In questi anni chiunque abbia pronunciato la parola Taranto, poi ha messo in fila una promessa. E quasi sempre quelle promesse non sono state mantenute".
Dario Iaia - prosegue Repubblica - è il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, sindaco di un paese che si chiama Sava. Appena eletto deputato. Un pescatore della città vecchia, che giura di essere di sinistra, dice che ha votato per lui. Porta il santino in tasca. «Proviamo» dice. «Come abbiamo conquistato la loro fiducia?», Iaia pesa ogni termine, come per paura di dire troppo. «Non promettendo niente. Hanno bisogno di certezze». Promesse, paura, certezze. Le parole a Taranto sono importanti. Il grillino Turco: "Meloni ricordi: qui il consenso è volatile".