Politica
Extraprofitti, Meloni stravolge Cdx: Marina Berlusconi chiama i vertici di Fi
Dopo la scomparsa del Cavaliere c’è un'eredità politica da gestire e cioè la componente liberale della coalizione
Extraprofitti banche, Marina Berlusconi chiede l'intervento dei vertici di Forza Italia
Inizia la guerra tra Forza Italia e i Fratelli della medesima (Italia). Dopo la mossa di Giorgia Meloni di tassare gli extraprofitti delle banche è arrivata la reazione di Forza Italia ed anche qualche primo passo per comporre il dissidio. Ma facciamo un passo indietro. La misura sulle banche era giunta del tutto inaspettata e la Meloni ne aveva orgogliosamente rivendicato la paternità, diciamo così.
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La misura è squisitamente politica e serve a quietare il popolo che non vede di buon occhio la perdita del reddito di cittadinanza e la mancata abolizione delle accise sulla benzina che erano state sbandierate in campagna elettorale. Con le truppe di Alemanno-Vannacci alle porte di Roma si tratta di marcare il territorio politico in vista delle Europee del 2024 e anche di contrastare l’attivismo a destra della Lega che sta riguadagnando consensi rioccupando lo spazio elettorale di Fratelli d’Italia, spostatasi sempre più al centro, in un’ottica atlantista che sta producendo mugugni interni.
Del resto a via della Scrofa lo sanno bene che non si può avere la moglie ubriaca e la botte piena e se tiri la coperta da una parte quella si scopre dall’altra. Meloni è una politica navigatissima e scaltra. E chi ci va di mezzo è Forza Italia, cioè un partito liberale che ha sempre amato e protetto le banche vuoi per ideologia vuoi per interesse. Infatti la famiglia Berlusconi di banche ne possiede addirittura una: la Mediolanum che fa profitti d’oro e quindi il decreto legge Omnibus - in cui è stata inserita la norma - non ha fatto proprio piacere dalle parti di Arcore, visto che colpisce direttamente proprio il portafoglio di un alleato di governo.