Politica
Extraprofitti, Meloni stravolge Cdx: Marina Berlusconi chiama i vertici di Fi
Dopo la scomparsa del Cavaliere c’è un'eredità politica da gestire e cioè la componente liberale della coalizione
E per questo il solitamente moderatissimo alleato Antonio Tajani ha alzato minaccioso il ditino, anzi il ditone nei confronti della premier. E così il Corriere della Sera rivela che in realtà un incontro c’è già stato l’11 agosto, prima delle vacanze albanesi. L’occasione è stata il vertice con le opposizioni sul salario minimo. Il segretario azzurro, accortosi che il ditone era stato agitato troppo scompostamente è invero subito corso ai ripari dichiarando che: “Tra la premier e Forza Italia i problemi ‘solo politici mai personali’”. Dichiarazione di pragmatica e abbastanza scontata.
Le correzioni richieste da FI sono che “la tassazione sia una tantum, che sia deducibile e che tenga fuori gli istituti di credito del territorio”, insomma si vuole un occhio di riguardo per gli interessi di Arcore ed è anche una richiesta abbastanza normale visto che FdI e FI sono alleati di governo. Tuttavia, come dicevamo all’inizio, c’è da aspettarsi in futuro un aumento progressivo di queste “incomprensioni” tra alleati perché la partita che si sta giocando è grossa e non riguarda solo le Europee ma anche l’assetto nel medio-lungo tempo del centrodestra.
Dopo la scomparsa del Cavaliere, infatti, c’è anche una eredità politica da gestire e cioè la componente liberale della coalizione che a destra, in forme e modi diversi, è sempre esistita. C’è anche da considerare che a meno che Pier Silvio non scenda direttamente in campo il partito è destinato ad una fisiologica evaporazione, visto la forte caratterizzazione che Silvio Berlusconi gli aveva dato. Lo sanno bene i politici di Forza Italia che ufficialmente espongono una fede granitica ma poi si muovono già ora per salvare le terga. Questo lo sanno tutti e lo sa anche Pier Silvio che sta prendendo giustamente le (opportune) contromisure.