Politica
Fi, sfuriata di Berlusconi a Draghi. "Brunetta? Ma no, avevo indicato Tajani"
Il leader degli azzurri non ha apprezzato le scelte dell'ex Bce. Ora Tajani farà da commissario ai nominati. E in tre se ne vanno da Toti
Fi, sfuriata di Berlusconi a Draghi. "Brunetta? Ma no, avevo indicato Tajani"
Silvio Berlusconi non ha gradito le scelte di Mario Draghi per i ministeri spettanti a Forza Italia. Il leader degli azzurri - si legge su Repubblica - è sbottato al telefono, quando l'ex Bce dal Quirinale gli ha comunicato le decisioni prese. "Che cosa? Passi per Gelmini, ma avevo indicato Tajani e Bernini, non è una terna in cui ci riconosciamo...". Insistenza che rimbalzerà contro un muro di gomma. La lista è stata già discussa e consegnata al capo dello Stato. I nomi sono stati selezionati senza interlocuzione coi partiti. Antonio Tajani, che era la prima scelta berlusconiana, costituiva un “problema” perché equiparato - è stato spiegato - a capo partito: se fosse entrato lui, si sarebbero dovute aprire a Salvini, Zingaretti, Renzi. Niente da fare. Alla capogruppo filo sovranista Bernini era stata preferita Gelmini. Per non dire di Carfagna e Brunetta: scelte autonome di Palazzo Chigi. Neo ministri che da deputati, appena pochi giorni prima, stavano per lasciare il partito, se solo Fi non avesse sposato la linea delle larghe intese. Berlusconi ha dovuto così ricompensare Tajani, nominandolo coordinatore unico del partito, mentre la Bernini sarà la sua vice.
Ma a lui - prosegue Repubblica - è stato affidato anche il compito di «gestire l’attività e il contributo di Forza Italia al neonato governo Draghi». In poche parole, dovrebbe dettare la linea ai tre ministri: quasi un commissariamento. Bernini sua vice. Mentre Ronzulli diventa responsabile per i rapporti con gli alleati e Roberto Occhiuto, in attesa di essere candidato in Calabria, capogruppo facente funzioni al posto di Gelmini. È la rivincita di quelli che i filo- draghiani forzisti definiscono i “salviniani” del partito. E scoppia il putiferio tra i parlamentari. Tre deputati, Osvaldo Napoli, Daniela Ruffino e Guido Della Frera lasciano il gruppo alla Camera per il Misto. Approderanno con Giovanni Toti nella componente “Cambiamo!”.