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Firenze, Nardella e la guerra agli affitti brevi: "In centro saranno vietati"

di redazione politica

Il sindaco è preoccupato: "Il caro-prezzi e l'emergenza casa mi impongono di prendere questa decisione"

Firenze, Nardella preoccupato: il caro affitti è un problema serio

Il sindaco di Firenze Dario Nardella anticipa il governo e decide autonomamente di vietare nel capoluogo toscano gli affitti brevi, specialmente nel centro storico. Una norma "ardita" sul piano giuridico, come ammette lo stesso Nardella, ma - si legge su La Stampa - resa necessaria da problemi diventati "strutturali". Come l’emergenza abitativa nelle città, il caro affitti e l’eccesso di presenze nelle zone centrali. Firenze, come le maggiori città italiane, è alle prese con un'impennata vertiginosa degli affitti. Secondo uno studio Uil, solo nel capoluogo toscano in media il 72% di uno stipendio serve per pagare il canone mensile. E la bozza della norma del ministero del Turismo per Nadella "non contiene nessuno strumento utile per affrontare il problema della residenze nelle città, del caro affitti, e dell'impatto dei flussi turistici sul mercato immobiliare".

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Per il sindaco - prosegue La Stampa - serve qualcosa che ponga un limite soprattutto alle piattaforme online che gestiscono il fenomeno degli affitti brevi. Attualmente l'80% dei turisti che prenota su Airbnb (la nota piattaforma), in Italia viene dall’estero. Secondo i dati della società, ognuno spende in media 117 euro al giorno. Firenze non è l’unica città d’arte alle prese con il fenomeno affitti brevi. A Roma su Airbnb ci sono circa 25 mila appartamenti e stanze in fitto, 14 mila in centro storico (56%). A Venezia 7.500, di cui 6.200 sulle isole principali (85%). A Milano 15 mila dei 20 mila appartamenti sono in zone centrali, mentre a Napoli 6 mila degli 8 mila presenti.