Politica

Francia-Italia, Macron non si scusa e Conte annulla il viaggio a Parigi

Macron: "Non posso dare ragione a chi provoca"

Al momento non ci sono le condizioni per andare a Parigi. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, annulla il viaggio in Francia e l'incontro con il Presidente francese, Emmanuel Macron. "E' questo l'orientamento predominante" fanno sapere.

Altro che scuse. Il presidente francese attacca Matteo Salvini. "Chi cerca la provocazione? Chi e' che dice 'io sono piu' forte dei democratici e una nave che vedo arrivare davanti alle mie coste la caccio via'? Se gli do ragione, aiuto la democrazia? Non dimentichiamo chi ci sta parlando e chi si rivolge a noi. Non lo dimentichiamo perche' anche noi abbiamo a che fare con gli stessi...". Lo ha detto Emmanuel Macron parlando in Vandea del caso Aquarius e della polemica con l'Italia, senza mai nominare il ministro Matteo Salvini (ma il riferimento è chiarissimo).

In precedenza Macron aveva assicurato di "lavorare mano nella mano con l'Italia" nella gestione dei flussi migratori lanciando un appello a "non cedere all'emozione, che alcuni manipolano". Ha aggiunto inoltre di respingere la politica del "tanto peggio".

"Macron continua istericamente la sua guerra al popolo italiano che in quanto a generosita' ha poco da imparare". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, al programma '105 Matrix' su Radio 105. Sul vertice di venerdi', ha aggiunto, "decide in totale autonomia il presidente del Consiglio, certo dare ad un Governo appena insediato del cinico e vomitevole da chi presidia e respinge" non va bene.

"Chi parti' per bombardare la Libia? Chi sta facendo concorrenza, leale o sleale, chi sta cercando di destabilizzare quel Paese? Amici amici va bene, ma passare per fesso no". Cosi' il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, torna a criticare la Francia al programma '105 Matrix' su Radio 105. "Preferisco vini e formaggi italiani a quelli francesi, tie'!", ha poi ironizzato Salvini.

Il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, ha annullato il suo incontro previsto oggi con l'omologo francese Bruno Le Maire, il quale ha espresso "rammarico" e si è augurato si possa tenere presto: sul tavolo c'era il tema delicatissimo della governance europea. Ma è in bilico anche la visita del premier Giuseppe Conte, atteso venerdì a Parigi da Emmanuel Macron. "La Francia si scusi o Conte non vada", ha tuonato Salvini dall'aula del Senato, rimarcando a gran voce che sul piano della solidarietà l'Italia non accetta lezioni da nessuno, né dalla Francia né dalla Spagna. Il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi, stamane ha convocato alla Farnesina l'ambasciatore francese.

Da Parigi arriva la replica: "La Francia non ha ricevuto alcuna informazione dalla presidenza del Consiglio italiano sul possibile annullamento della visita di Giuseppe Conte". Lo dichiara l'Eliseo in una nota, precisando che non è arrivata alcuna richiesta di scuse ufficiali per le dichiarazioni del presidente francese.

Assente da Roma per impegni a Milano, il diplomatico Christian Masset ha mandato al suo posto la 'numero 2' della delegazione, Claire Anne Raulin. Al termine del colloquio, la Farnesina ha diffuso una nota dai toni inusitatamente duri: Moavero ha definito "inaccettabili" le dichiarazioni usate "anche a livello governativo, a Parigi" e ha evocato il rischio che siano "compromesse le relazioni" tra Italia e Francia: "I toni impiegati sono ingiustificabili", tenuto conto dello sforzo dell'Italia e del fatto che da mesi pubblicamente denuncia l'insostenibilità della situazione e la latitanza dei partner europei. Moavero ha chiesto a Parigi "le iniziative idonee a sanare" lo strappo.

Dalla Francia è arrivata una nota di poche righe, molto lontana però dalle attese scuse. Il Quai d'Orsay ha ricordato che Parigi è "impegnata nel dialogo e nella cooperazione con Roma" sull'immigrazione ed è "perfettamente consapevole del peso della pressione migratoria sull'Italia e degli sforzi del Paese". Null'altro. Da parte sua Masset, da Milano, ha sottolineato che la relazione fra Italia e Francia è "meravigliosa, solida e forte" e i due Paesi affrontano "sfide comuni, tra le quali l'immigrazione", sulle quali "dobbiamo lavorare insieme e rafforzare questo lavoro comune. E' quello che stiamo facendo", ha assicurato Masset.

Il ministro Moavero è però stato esplicito con l'incaricata d'affari Claire Anne Raulin che sostituiva l'ambasciatore assente da Roma: "Le accuse compronettono le relazioni tra Italia e Francia", ribadendo che le parole usate da Parigi per la vicenda Aquarius sono "inaccettabili". E ha chiesto che al più presto "si prendano iniziative per sanare la situazione". L'incontro di oggi a Parigi fra i due ministri dell'Economia era la prima tappa di un mini-tour europeo programmato "per avviare un dialogo costruttivo e aprire un confronto sulla governance europea in discussione in questi mesi". Resta invece confermata la visita a Berlino in programma domani per un primo incontro con il collega tedesco Olaf Scholz.

A Parigi intanto un portavoce del Quai d'Orsay rispondendo a una domanda sul caso Aquarius ha precisato: "Siamo perfettamente coscienti del carico che la pressione migratoria fa pesare sull'Italia e degli sforzi di questo Paese. Nessuna delle parole pronunciate dalle autorità francesi ha rimesso in discussione tutto questo, né la necessità di coordinarci strettamente fra europei". Sullo sforzo dell'Italia concorda del rsto anche la Germania. "L'Italia non può essere lasciata da sola, è importante partner nella ricerca di una soluzione europea", spiega il portavoce della cancelliera Merkel. E la ministra degli Affari europei francese, Nathalie Loiseau riconosce: "L'Italia è da anni di fronte a un afflusso massiccio di migranti e l'Europa non l'ha aiutata abbastanza".

Ma Matteo Salvini, impegnato nella mattinata in un'informativa al Senato su Aquarius, non arretra di un passo. Si dice "stufo dei morti di Stato, dei bambini che muoiono in mare perché qualcuno li illude che c'è un futuro qui" . E contro i francesi rincara la dose: "I francesci si scusino, non prendo lezioni di umanità. Quanto a solidarietà non ci devono insegnare niente. La nostra storia non merita di essere apostrofata in questi termini da esponenti del Governo francese. Io parl a nome del popolo".

E ancora:"I francesi fanno i fenomeni ma hanno respinto più di diecimila persone alle frontiere con l'Italia, tra cui moltissime donne e bambini". E aggiunge: "Ricordo poi che, sul fronte Nord Africa, paghiamo tutti l'instabilità portata proprio dai francesi in Libia e a sud della Libia. L'Italia oggi è tornata centrale e ha risvegliato l'Europa, spero che tutti i Paesi diano il loro contributo per l'obiettivo comune: difesa delle frontiere esterne, difesa del Mediterraneo".

"La Francia non ha ricevuto alcuna richiesta ufficiale di scuse da parte dell'Italia", ha però reso noto l'Eliseo in riferimento allo scontro sul caso migranti e la nave Aquarius.

Nell'informativa al Senato in corso nella mattinata, Salvini ha anche fatto una richiesta specifica: "Macron passi dalle parole ai fatti e domani mattina accolga i 9mila migranti che si era impegnato ad accogliere". E sottolinea che la Francia ha accolto solo 340 dei 9.816 migranti che dovevano essere ricollocati in tre anni. "La Francia ci dice che siamo cinici - ha aggiunto - ma dal 1 gennaio al 31 maggio ha respinto alle frontiere 10.249 persone, comprese donne e bambini disabili".

Non manca un ringraziamento al governo spagnolo: "Ringrazio il buon cuore del presidente Sanchez. Mi auguro e spero che eserciti la sua generosità anche nelle prossime settimane, avendo spazio per farlo". Aquarius, braccio di ferro Roma-Parigi. Salvini: "I francesi si scusino o Conte non andrà da Macron". Il premier francese: "Lavoriamo con l'Italia, non bisogna cedere all'emozione"

E ha concluso l'intervento - molto applaudito - dicendo che il problema emigrazione è una bomba a orologeria per l'Europa, annunciando anche un suo viaggio in Libia entro fine mese.