Politica

Gemmato (FdI): "In Puglia sistema clientelare, a La Piazza avevo ragione io"

Di Alberto Maggi

Intervista al responsabile di FdI in Puglia: "Totale arroccamento da parte di Decaro che, forse, denota paura per il confronto"

Marcello Gemmato, sottosegretario alla Salute e responsabile di Fratelli d'Italia in Puglia, parla con Affaritaliani.it della bufera giudiziaria che ha colpito Bari, la provincia e l'intera regione Puglia

 

"Abbiamo chiesto un consiglio comunale monotematico di Bari, ma niente. Se non se ne parla in consiglio comunale, dove se ne deve parlare? Un totale arroccamento da parte di Decaro che, forse, denota paura per il confronto. Se non avesse problemi si aprirebbe al dibattito". Lo afferma ad Affaritaliani.it Marcello Gemmato, sottosegretario alla Salute e responsabile di Fratelli d'Italia in Puglia, sulla bufera giudiziaria che ha colpito Bari, la provincia e l'intera regione Puglia. "Su Emiliano ricordo che dopo la mia frase a La Piazza di Affaritaliani.it a Ceglie Messapica a fine agosto 2023 sulla gestione clientelare della sanità in Puglia lui chiese le mie dimissioni. Per converso ora, ma lo dico come battuta, dovrebbe essere lui a dimettersi. Quantomeno faccia una profonda riflessione rispetto alle sue parole e soprattutto rispetto al sistema clientelare che sta drammaticamente emergendo grazie alla magistratura in Puglia. Ora che le carte sono scoperte si vede che non avevo proprio tutti i torti".

 

L'INTERVISTA A MARCELLO GEMMATO

 

Lei è stato il primo a La Piazza di Affaritaliani.it a Ceglie Messapica a fine agosto 2023 a parlare di sistema clientelare in regione Puglia. I fatti le stanno dando ragione...
"Sì, purtroppo quello che l'estate scorsa era un mio sospetto evidenziato a La Piazza di Affaritaliani.it a Ceglie Messapica si sta drammaticamente dimostrando una realtà, perfino al di sopra di ogni previsione. Le indagini ed i conseguenti 130 arresti ci raccontano che i boss hanno occupato militarmente la più grande municipalizzata della regione Puglia a totale controllo comunale, abbiamo visto come funziona il voto di scambio per 50 euro o per un bombola di gas e una totale disinvoltura nei comportamenti. Una vera miscela esplosiva di arroganza e spregiudicatezza. I consiglieri comunali di Bari di Fratelli d'Italia hanno chiesto più volte, anche all’indomani degli arresti, un dibattito su queste tematiche, ma senza ottenerlo dalla maggioranza di Centrosinistra. Ora la Magistratura scopre un sistema di corruttela che fa rabbrividire".

Vede una responsabilità diretta di Decaro ed Emiliano in quanto sta accadendo?
"Per quanto riguarda Decaro giudicherà la commissione d’accesso chiamata a valutare il grado di infiltrazione della malavita organizzata nella macchina comunale barese, ma c'è chiaramente una responsabilità politica da parte loro. Nella migliore delle ipotesi c'è stata culpa in vigilando, una sottovalutazione di alcuni personaggi e di alcuni modi di operare, nella peggiore delle ipotesi sono stati esaltati questi modi di operare. Il civismo, tratto distintivo di Emiliano presidente, serviva a cercare il consenso anche per Decaro. E tutto ciò ha inquinato la politica pugliese degli ultimi vent'anni".

Le inchieste che hanno colpito il Pd sono casi isolati o c'è un vero sistema del malaffare in Puglia?
"Per capire se c'è un vero e proprio sistema bisogna aspettare che le indagini vadano avanti, ma scopriamo che a Torino accadono le stesse cose che succedono a Bari. L'acquisizione del consenso non solo a Bari ma anche nella provincia è avvenuta con i metodi che l'inchiesta sta dimostrando. Sistema è una definizione puntuale di un modo di fare per ottenere il consenso elettorale e da quello che abbiamo visto e letto parrebbe proprio di sì. Le indagini poi faranno il loro corso e avremo uno spaccato più puntale. Politicamente condanniamo con forza il fatto che ad oggi il consenso ha trasformato il Pd in una sorta di comitato elettorale permanente. Da parte del Pd non si parla più da anni di idee e di progetti per il territorio e i cittadini ma solo di come gestire la contingenza. Appunto, un comitato elettorale permanente che nulla ha a che fare con l'idea di società che invece dovrebbe essere centrale nell'azione politica e amministrativa".

Il comune di Bari va commissariato ed Emiliano dovrebbe dimettersi?
"Spero che il comune di Bari non venga commissariato, sarebbe un'onta per la nostra città. Sinceramente spero di no. Spetterà alla commissione definire quanto accaduto e seguendo quanto prescritto dal TUEL (Testo Unico Enti Locali) decidere l'iter da seguire. Tutto ciò al netto di un giudizio politico fortemente negativo. Decaro non ha mai voluto un confronto, nemmeno dopo quello che è emerso. Abbiamo chiesto un consiglio comunale monotematico di Bari, ma niente. Se non se ne parla in consiglio comunale, dove se ne deve parlare? Un totale arroccamento da parte di Decaro che, forse, denota paura per il confronto. Se non avesse problemi si aprirebbe al dibattito. Su Emiliano ricordo che dopo la mia frase a La Piazza di Affaritaliani.it sulla gestione clientelare della sanità in Puglia lui chiese le mie dimissioni. Per converso ora, ma lo dico come battuta, dovrebbe essere lui a dimettersi. Quantomeno faccia una profonda riflessione rispetto alle sue parole e soprattutto rispetto al sistema clientelare che sta drammaticamente emergendo grazie alla magistratura in Puglia. Ora che le carte sono scoperte si vede che non avevo proprio tutti i torti. Emiliano impari quantomeno a dosare meglio le parole".

Chi candiderà il Centrodestra in Puglia e a Bari?
"La regione va al voto nel 2025 ed è assolutamente presto. Per la città di Bari si sta ragionando ed entro 48 ci sarà il nome di un candidato che sarà certamente un politico".