Politica
Genovese lascia il Pd per Forza Italia
Ormai uscito dal carcere, pur con l’obbligo di dimora, ma libero di andare politicamente dove vuole, l’ex segretario del Pd siciliano Francantonio Genovese sceglie la strada opposta e, da padrone dei ferry boat, traghetta verso Forza Italia. Stringendo la mano al gran regista dell’operazione, Gianfranco Miccichè, il rieccolo del lontano «61 a 0», fresco di ri-nomina come commissario del partito in Sicilia, rimesso in sella direttamente per diktat di Silvio Berlusconi, a sua volta pronto a benedire il nuovo arrivato con affettuosa telefonata sull’asse Arcore-Messina. Genovese - scrive il Corriere della Sera - è reduce da 19 mesi di arresti dopo essere stato messo sotto inchiesta dalla procura di Messina per truffa e peculato in un’inchiesta sui finanziamenti alla formazione professionale. Gli enti coinvolti sono stati poi smantellati dalla Regione guidata da Rosario Crocetta.
A pochi giorni dalla ritrovata libertà del deputato (sospeso dal Pd, ma formalmente ancora nel gruppo parlamentare), ecco arrivare Micciché. Nella città del ponte che non c’è costruisce quello tra Forza Italia e il politico finito agli arresti. O, meglio, un ponte con il nucleo «Genovese» del Pd che ancora può contare su un deputato regionale, Franco Rinaldi, cognato del vecchio segretario, e su una deputata nazionale, Maria Tindara Gullo, entrambi pronti a seguire questo gran manovratore da sempre padrone assoluto delle (poche) tessere rosse dello Stretto con un compatto drappello di consiglieri comunali.
Un dubbio che era cominciato a serpeggiare nei giorni scorsi quando la maggior parte degli stessi consiglieri non si erano fatti vedere ai banchetti del Pd. Un’altra era rispetto al 2012 quando a quei banchetti andavano tutti per far volare Genovese, il più votato in Italia fra i candidati democratici alle primarie per le Politiche. Adesso non s’è vista manco la moglie, pure lei provata dagli arresti in casa. Ma dopo qualche giorno di silenzio rieccoli tutti in movimento nella dormiente Messina risvegliata dal ciclone Miccichè, stavolta comparso senza cravattone e foulard arancioni perché la sua «Forza del Sud» è già dimenticata e lui è ritornato sotto l’ala di Berlusconi. Dove c’è spazio anche per le pecorelle smarrite del Pd.