Gentiloni punta fino al 2018. Renzi gelato, Berlusconi felice
Gentiloni gela Renzi. Silvio esulta. Legge elettorale in alto mare. Il piano in sintonia col Colle.…
La notizia più importante della conferenza stampa di fine anno del premier Paolo Gentiloni è che il governo non farà alcuna proposta sulla legge elettorale ma lascerà che sia il Parlamento a lavorare alla riforma. Il senso delle parole del Presidente del Consiglio è che non c'è alcuna fretta di andare alle elezioni antipatie.
L'asse Mattarella-Berlusconi puntella il governo e rinvia la legge elettorale, e quindi le urne quasi certamente al 2018. Matteo Renzi voleva correre al voto ma i segnali che arrivano da più parti indicano che l'attuale esecutivo andrà avanti fino al termine della legislatura. Il leader di Forza Italia ha bisogno di un governo per difendere Mediaset dall'assalto di Vivendi e il Capo dello Stato ha promesso alla Commissione UE e alla Bce che lo scioglimento delle Camere sarà l'estrema ratio, al momento non prevista.
Gentiloni conferma quindi indirettamente che il suo governo non è come lo yogurt (con la scadenza) e manda anche un segnale ben preciso a Renzi. Per le elezioni c'è tempo. Nessuna fretta. In piena sintonia con il Quirinale e con Berlusconi.