George Soros inganna gli italiani
Soros: "Salvini al soldo di Putin"
Strano articolo oggi (apparentemente) pro Italia dello speculatore ungherese George Soros sul Corriere della Sera.
Il titolo è “La Ue non dia lezioni all’Italia” ed è, naturalmente, più che condivisibile con un richiamo di bontà inaspettata “L’Europa vi paghi per l’onere ingiusto subito per i rifugiati” e chi non conosce lo scaltro finanziere ungherese potrebbe pensare che sia un alleato, uno che combatte contro le ingiustizie subite in anni e anni dal nostro Paese, a cominciare dalla approvazione del trattato trappola di Dublino (che per la cronaca avvenne sotto il governo Berlusconi).
Soros, che è stato recentemente cacciato malamente da Orban dall’Ungheria proprio per le sue attività contro lo Stato magiaro svolge dunque questo apparente peana all’Italia ma…; c’è infatti un “ma”.
Leggendo tutta la sbrodolata ci si accorge che il nostro nasconde nei punti giusti e quasi senza farsene accorgere, dosi di veleno ideologico e politico.
Infatti, dopo aver giustamente detto che l’Austria e la Francia ci hanno fregati chiudendo le vie di uscita dall’Italia agli ingenti flussi migratori afferma comunque che i “migranti impongono un onere finanziario solo finché non sono integrati. A lungo andare contribuiscono al Paese per molto più del costo iniziale di integrarli. Per questo mi chiedo fino a quando incitare la gente contro gli stranieri resterà un modo per vincere le elezioni”. Intanto, non si tratta di “stranieri” come il subdolo finanziere scrive, ma di immigrati irregolari, come ha invece detto Salvini. Ma continua così: “Alla fine gli elettori capiranno che politici senza scrupoli li vogliono ingannare. Per esempio il premier ungherese Viktor Orbàn, l’amico di Salvini, danneggia direttamente gli interessi degli italiani rifiutandosi di accettare i rifugiati”.
Ecco il veleno nella coda: dietro al cantico alle ingiustizie della Ue all’Italia si nasconde l’attacco finale: i veri nemici degli italiani sono Salvini e Orban non l’Ue o lui.
Solo leggendo tutto il pezzo ci si accorge della tattica retorica del subdolo ungherese che nasconde critiche e insulti dietro apparenti elogi.
A riprova di quanto affermo basti notare come lo stesso giorno dell’uscita dell’articolo sul Corriere della Sera, Soros afferma dal festival dell’economia di Trento come sia preoccupato perché “Salvini è a busta paga di Putin” e come speri che Trump sia un fenomeno politico passeggero.
Si tratta, giova ricordarlo, dello stesso Soros “amico dell’Italia” che affondò volutamente per interessi personali la lira e la sterlina con le sue speculazioni finanziarie. Il 16 settembre 1992 con il suo fondo Quantum agì contro la Banca d’Italia producendoci un danno pari a 48 miliardi di dollari dell’epoca (non rivalutati). Così, tanto per fare capire di chi stiamo parlando.