Giorgia Meloni leader dei sovranisti. "Fi? Lì preferiscono il sovrano..." - Affaritaliani.it

Politica

Giorgia Meloni leader dei sovranisti. "Fi? Lì preferiscono il sovrano..."

La nuova destra conservatrice e sovranista, Francesco Storace ad Affaritaliani.it

 

FdI: Meloni a Storace, destra dei patrioti c'e' e non si ferma - "Grazie a Francesco Storace per l'appello e il sostegno. La destra dei Patrioti c'e' e non si ferma". E' quanto scrive Facebook il presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni commentando la lettera-appello dal titolo 'un leader di nome Giorgia' diffusa da Francesco Storace, fondatore e promotore del movimento politico "la destra" e rivolta ai suoi iscritti e militanti

Un nuovo soggetto politico "sovranista e conservatore" guidato da Giorgia Meloni che dovrebbe fare il proprio debutto alle elezioni europee del maggio 2019. Francesco Storace, ex leader de La Destra, parlando con Affaritaliani.it afferma di condividere l'obiettivo di Fratelli d'Italia. "Abbiamo indicato una strada, ci ragioneremo, vedremo se l'appello verrà accolto dalla Meloni". L'ingresso di Raffaele Fitto è "positivo", il progetto che abbiamo in mente è "equlibrato".

L'idea è quella di un movimento conservatore e sovranista che "si affianchi alla Lega di Salvini. Un movimento destinato certamente a crescere visto che gli orfani di destra in Italia che cercano una casa comune sono numerosi". E Forza Italia di Silvio Berlusconi può far parte di questo nuovo soggetto politico? Storace risponde con un pizzico di ironia ma in maniera molto chiara: "Credo che preferiscano il sovrano al sovranismo".

LETTERA A LA DESTRA. UN LEADER DI NOME GIORGIA

di Francesco Storace (da www.francescostorace.eu)

storace meloni 02
 

Non ci sarà bisogno di alzata di mano, né di chissà quale discussione politica. Ma di seguire, per chi vorrà, un percorso di coerenza che sta nelle nostre corde, che è storia nostra.

Quando decidemmo di sciogliere La Destra, ne restò in vita – a sua tutela – il comitato di gestione composto da tre persone scelte all’unanimità dal congresso nazionale – Adriano Coletta, presidente, e Marco Di Andrea e Sergio Marchi come componenti – che si sobbarcarono generosamente l’onere di chiudere gli ultimi bilanci.

A fine luglio scorso, il 28, il comitato si riunì per notificarmi una delega precisa, come “fondatore e promotore” de La Destra: qualunque cosa accada – in sostanza – simbolo e nome potevano essere disponibili esclusivamente per un cammino comune con Fratelli d’Italia ove mai Giorgia Meloni avesse deciso di intraprendere una strada di apertura, e non con altri soggetti politici sia pure rispettabili ma non coincidenti con la nostra storia. Chiesi al comitato di tenere riservata la loro delega, per avere il diritto di valutare che cosa sarebbe accaduto.

Alle politiche avevamo proposto pubblicamente due voti per Camera e Senato, a Fdi e Lega.

Ora è il tempo delle scelte. Ebbene, in questi mesi sembra maturare proprio in Fdi la volontà di dar vita ad un soggetto sovranista conservatore, senza più frazionismi, che dia un chiaro segnale già nelle imminenti elezioni europee per concretizzarsi subito dopo.

Se questo è, credo sia giusto parlarne più diffusamente anzitutto con Giorgia Meloni per comprenderne meglio le intenzioni e per manifestarle il nostro interesse.

Ad Atreju, Fratelli d’Italia ha messo assieme una serie di personalita’ a cui proporre il nuovo soggetto – di destra – da costruire assieme. Se la proposta prenderà decisamente corpo, saremo lieti di verificarla anche noi per dar modo a tanti “senza casa” (in tutta Italia ci sono molti orfani di una rappresentanza politica che da destra unisca sovranisti e conservatori) di poter aderire con rinnovato entusiasmo.

I militanti de La Destra hanno mostrato negli anni di fuggire dall’opportunismo; non hanno mai amato la vita facile; hanno fatto il callo alle battaglie più dure. Se la prospettiva è quella affascinante di un progetto inclusivo – anche con realtà e soggetti che pure a destra non hanno militato – la contaminazione avrà efficacia e potrà essere accolta positivamente.

Confidiamo nelle qualità politiche della Meloni, che ha conquistato e meritato sul campo i suoi galloni di capo della Destra italiana. Ora, probabilmente, siamo alla vigilia di una scelta ancora più suggestiva.

Nuovi e importanti compagni di strada potrebbero accompagnare l’avventura che di qua a qualche giorno potrebbe essere proposta; la risposta – nostra, della nostra gente – potrà avvenire in un solo modo, aldilà dei ritualismi congressuali: battendosi unitariamente e convintamente alle elezioni europee per un’Italia sovrana e orgogliosamente tricolore.

Non dimentichiamo mai quel messaggio che lanciammo il 4 marzo 2012 nelle piazze di Roma: sovranità monetaria. Per arrivare all’obiettivo c’è bisogno di unire le forze, sapendo – a differenze dei Cinque stelle – che i compromessi sono sempre necessari per battere chi nega i nostri diritti.

Tempo al tempo. Torniamo ad avere fiducia. Il patrimonio ideale de La Destra, la sua comunità, i suoi sacrifici, meritano un nuovo entusiasmo.