"Giuseppe Conte scomparirà presto": la fatale profezia di Bruno Vespa - Affaritaliani.it

Politica

"Giuseppe Conte scomparirà presto": la fatale profezia di Bruno Vespa

Il conduttore di Porta a Porta prevede un futuro cupo e giorni contati per il Presidente del Consiglio

Giorni contati per il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte?

Stanco di fare da "vaso di coccio" fra i due "vasi di ferro" Matteo Salvini e Luigi Di Maio, il primo ministro del governo giallo-verde ha invocato l'intervento del comitato di conciliazione per chiarire la sua posizione di "prigioniero" delle smanie di protagonismo dei due vicepremier rampanti. 

Ma i suoi malumori sarebbero ben più profondi, secondo Bruno Vespa, che di politica italiana se ne intende a meraviglia. Scrive lo storico conduttore di Porta a Porta sul Quotidiano Nazionale: Conte "ha chiamato un pit-stop per la settimana prossima per controllare almeno la condizione delle gomme delle auto e verificare se l'eccesso di velocità non abbia consumato i pneumatici più del dovuto".

Vespa usa la metafora automobilistica spiegando che quello del primo ministro è un Gran Premio pericolosissimo e - citando l'incidente di Marcus Ericsson sulla Sauber finita distrutta alle libere del Gp di Formula 1 a Monza -  parla di un premier ospite su una "biposto di governo" alla cui guida vi sono Matteo Salvini e Luigi Di Maio. In soldoni, Salvini sterza a destra, al contempo Di Maio sterza a sinistra, ed ecco che l'esecutivo va a schiantarsi e la vittima principale è proprio colui che dovrebbe reggerlo, ovvero Conte.

La profezia di Vespa si spinge oltre e reputa piuttosto improbabile "che - almeno in questa vita governativa - Di Maio e Salvini possano sopravvivere l'uno all'altro" [...] i sondaggi seri non si fanno d'estate, perché le assenze rendono il campione poco credibile".

E tira in ballo la delicata questione del tribunale del riesame sui conti della Lega. "Difficile che Salvini " scrive Vespa, "stacchi la spina prima delle elezioni europee del maggio prossimo. A meno che la giustizia non gli faciliti il compito dichiarando che la Lega con questo nome non può toccare più un euro per via dei famosi sequestri, dovuti agli imbrogli fatti ai tempi di Bossi".

In tal caso, Vespa preconizza l'avvento di un "partito nuovo e vita nuova", il che rottamerebbe definitivamente - per utilizzare un'espressione cara a Matteo Renzi - il "povero" Giuseppe Conte.