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Giustizia, Gratteri boccia le riforme: "Ostacolano il lavoro dei pm"

di redazione politica

Il procuratore di Napoli: "Non sono d'accordo con tutto quello che è stato fatto dalla riforma Cartabia ad oggi"

Giustizia, Gratteri: “Separazione carriere? Vogliono i pm sotto l’esecutivo”

“Se sono d’accordo con la separazione delle carriere? Non penso fosse questa un’emergenza o una necessità. Ogni anno solo lo 0,2% dei pm chiede di passare a fare il giudice o viceversa. È un problema assolutamente inesistente. E se un pm chiede di fare il giudice deve spostarsi di sede. Il problema è zero virgola zero due. Temo che il passaggio successivo sia far passare sotto l’esecutivo i pm per poter dare ogni anno le direttive e dettare l’agenda, per dire quali sono le priorità del Paese e quali tipologie di reato siano la priorità”. Lo ha detto Nicola Gratteri, procuratore di Napoli, parlando a margine di una conferenza stampa in Procura.

“Io non sono d’accordo con tutto quello che è stato fatto dalla riforma Cartabia ad oggi – ha aggiunto Gratteri – tutto quello che è stato fatto non serve a velocizzare processi o a dare risposte a chi ha bisogno di giustizia. Sono riforme che rendono più difficile il lavoro soprattutto delle forze dell’ordine e dei magistrati”.

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Giustizia, Gratteri: "Non bisogna intervenire con l'accetta per tagliare codice penale"

"Sarò all'insediamento della presidente della Corte di Appello di Maria Rosaria Covelli. Non sarà il luogo opportuno per parlare delle riforme". Lo ha detto il procuratore di Napoli Nicola Gratteri, rispondendo alle domande sulla presenza - domani - del ministro della Giustizia Carlo Nordio alla cerimonia. "Sono contrario all'abolizione dell'obbligatorietà dell'azione penale, come ero contrarissimo anche all'obbligo di denuncia, ad esempio, per le truffe agli anziani introdotto dalla Cartabia - ha aggiunto Gratteri - perché non bisogna intervenire con l'accetta e tagliare il codice penale". Con il ministro Nordio "non c'è bisogno di un incontro specifico, il luogo per parlare delle riforme è nelle commissioni parlamentari". "Sono preoccupato anche in vista delle Europee? Le mafie votano e fanno votare. Non hanno ideologia. Il problema è che se offrono - ha detto Gratteri - c'è qualcuno che compra (il voto)"