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Giustizia, ok del Cdm alla riforma: c'è la separazione delle carriere

di Redazione

Giustizia, Nordio: "Con la riforma stop alla degenerazione delle correnti". Meloni: "Risultato epocale. Rispettato impegno"

Giustizia, per i togati del Csm designazione mediante sorteggio

 

Il Consiglio dei ministri è terminato. Nel corso della seduta, durata meno di mezz'ora, è stata approvata la riforma della giustizia con la separazione delle carriere.

Giustizia, Meloni: riforma risultato epocale. Rispettato impegno - "Oggi il Governo italiano ha rispettato un altro impegno preso con gli italiani. Nel programma di centrodestra avevamo scritto che avremmo riformato la giustizia, e oggi il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge costituzionale per avere finalmente una giustizia piu' equa ed efficiente". Cosi' la premier Giorgia Meloni in un video messaggio dopo il via libera del Cdm alla riforma della giustizia. "In molti hanno detto e scritto in questi mesi che non avremmo mai avuto il coraggio di presentare questa riforma, attesa da decenni: evidentemente ancora non conoscono la nostra determinazione. Quando e' giusto fare qualcosa nell'interesse dell'Italia e degli italiani noi semplicemente la facciamo. Ma certo varare questa riforma, dopo 30 anni che se ne parla, e' un risultato epocale". osserva la premier.

Approvata la riforma della giustizia, Nordio: "Provvedimento epocale". GUARDA IL VIDEO 

La premier illustra i contenuti del disegno di legge. "Cosa prevede il testo? Innanzitutto, la separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri in modo da differenziare finalmente il percorso di chi e' chiamato a giudicare i cittadini da quello di chi ha l'incarico di muovere le accuse, e rendere cosi' piu' equilibrato il rapporto tra difesa e accusa nel corso del processo. La seconda novita' - aggiunge Giorgia Meloni - riguarda la modalita' di selezione dei componenti del Consiglio superiore della magistratura, cioe' dell'organo di autogoverno della giustizia, quello che decide i concorsi, le carriere, i trasferimenti e fino a oggi le condotte disciplinari dei giudici, perche' l'attuale meccanismo di composizione del Csm ha purtroppo creato un sistema dominato dalle correnti della magistratura, che ne ha minato la percezione di indipendenza e ha penalizzato quella stragrande maggioranza di magistrati che vogliono solo fare bene il loro lavoro, senza per questo doversi piegare alla logica delle dinamiche politiche o correntizie". "Per rompere il meccanismo delle correnti prevediamo che i componenti del Csm vengano selezionati per sorteggio, con modalita' che saranno stabilite dalla legge. Il terzo e ultimo cambiamento riguarda la costituzione di un nuovo organismo indipendente: l'alta Corte disciplinare, che avra' il compito di esprimersi sugli illeciti dei magistrati, sottraendo questa attivita' al Csm in modo da superare la criticita' registrata finora di un sistema, anche qui, condizionato dal correntismo, e che quindi tende a non sanzionare mai neppure le violazioni piu' grosse", conclude.

“Via la politica dai Tribunali e le correnti dal Csm, separazione delle carriere fra Pm e giudici, sanzioni disciplinari ai magistrati che sbagliano. Altra promessa mantenuta”. Così il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, dopo il Consiglio dei ministri che ha approvato la riforma della Giustizia.

"Provvedimento epocale si articola su tre principi fondamentali: il primo è la separazione carriere, che attua il principio fondamentale del processo accusatorio voluto da Vassalli, gli altri sono la composizione e la elezione del Csm". Così il ministro della Giustizia Carlo Nordio, in conferenza stampa.

IL VIDEO DELLA CONFERENZA STAMPA





Nordio: con riforma si interrompe degenerazione correntizia - "Il secondo punto della riforma è la composizione e elezione del Consiglio superiore della magistratura: questo organo di autogoverno della magistratura in questi ultimi anni, non solo a detta mia o altri esponenti della maggioranza ma di moltissimi magistrati, non ha dato buona prova di sé e scandali come quelli di Palamara o di altri hanno eccitato le varie proteste" che non hanno portato a "rimedi a quelli della degenerazione correntizia". Così Carlo Nordio dopo l'ok del Cdm alla separazione delle carriere. "Interrompere questo legame" che "ha portato a tutta una serie di anomalie è stato il nostro compito principale, attraverso il sorteggio".

Nordio: il pm resterà indipendente dall'esecutivo - "La magistratura costituisce un ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere, ed è composta dalla magistratura della carriera giudicante e da quella della carriera requirente". Così il guardasigilli Carlo Nordio, leggendo l'incipit della riforma della giustizia approvata in Cdm. "Abbiamo dato rilevanza costituzionale anche al fatto che la magistratura requirente è, deve essere e resterà indipendente da qualsiasi interferenza del potere esecutivo, da qualsiasi pressione di altri organismi - ha aggiunto -, gode e godrà delle stesse garanzie di indipendenza della magistratura giudicante".

Nordio: Alta corte composta da 15 giudici altamente qualificati - "La questione cosiddetta disciplinare che agisce nell'ambito del Csm, che quindi cumula in un modo abbastanza anomalo varie funzione amministrative, è stata staccata attraverso la composizione di un'Alta corte composta da 15 giudici. Anche in quest'Alta Corte vi è una prevalenza di elementi togati, ma il sorteggio avviene in un canestro di persone estremamente qualificate. Sono magistrati che hanno almeno 20 anni di esperienza e stanno svolgendo funzioni di legittimità. La cosiddetta cultura della giurisdizione rimane ovviamente inalterata perché la magistratura è unica,". Così il ministro della Giustizia Carlo Nordio, alla conferenza stampa dopo il Cdm.

Giustizia: bozza, Corte disciplinare per tutte le magistrature - Istituzione di un "organo di rilievo costituzionale, collocato in una sezione autonoma del titolo IV della Costituzione e indicato come 'Corte disciplinare', al quale assegnare la giurisdizione disciplinare nei confronti degli appartenenti a tutte le magistrature". E' quanto prevede il ddl di riforma costituzionale sulla giustizia, come emerge dalla relazione introduttiva visionata dall'AGI. "Sul piano delle garanzie di indipendenza dei magistrati - si legge ancora nella relazione - la composizione della Corte e' certamente idonea a garantire all'organo l'indispensabile autonomia e indipendenza da altri poteri: Infatti, essa e' composta da diciotto giudici, che sono nominati per un sesto dal Presidente della Repubblica e per un sesto dal Parlamento in seduta comune, tra professionisti di particolare affidabilita', individuati in professori ordinari di universita' in materie giuridiche e avvocati con almeno venti anni di esercizio, mentre per due terzi sono designati tra gli appartenenti a tutte le magistrature con almeno venti anni di esercizio delle funzioni".

Giustizia: bozza, per togati Csm designazione mediante sorteggio - Per quanto riguarda i togati rappresentanti delle magistrature giudicante e requirente, si prevede una "designazione mediante sorteggio fra tutti i magistrati appartenenti alle rispettive categorie". Lo si legge nella relazione introduttiva al ddl di riforma costituzionale in materia di giustizia, in cui si spiega anche che questo e' "in ragione della considerazione che l'autogoverno deve costituire patrimonio fondamentale di ogni magistrato e dell'esigenza di assicurare il superamento di logiche di competizione elettorale che hanno offerto cattiva prova di se'. Ovviamente - si legge ancora nella relazione visionata dall'AGI - la norma rimette al legislatore ordinario di dettagliare il numero dei componenti e le procedure di sorteggio".

Giustizia: bozza, carriere separate ma no limiti indipendenza - "Si da' attuazione alla separazione delle carriere dei magistrati giudicanti e requirenti in linea con l'assetto ordinamentale declinato nelle regole del processo penale, ferma l'esigenza di non limitare in alcun modo l'indipendenza degli uni e degli altri, mantenendo il presidio costituito dal Consiglio superiore della magistratura in una sua nuova duplice conformazione". E' quanto si legge nella bozza della relazione introduttiva del disegno di legge della separazione delle carriere sul tavolo del Consiglio dei ministri appena iniziato a palazzo Chigi. "L'intervento di riforma costituzionale muove dall'esigenza di intervenire - si legge nella bozza visionata dall'AGI - in un settore delicato come quello dell'amministrazione della giustizia e dell'autogoverno della magistratura dando risalto a valori fondamentali per la qualita' della giurisdizione. In tale prospettiva ridefinisce l'assetto della magistratura ordinaria e del suo autogoverno e la funzione disciplinare, nel contempo valorizzando l'avvocatura in coerenza con i presupposti fondanti del giusto processo come disciplinato nel novellato articolo 111 della Costituzione".

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