Politica
Governo a rischio, Forza Italia lacerata. Terremoto politico sul Mes. Inside
Mes, la riforma ribalta il quadro politico, nella maggioranza e nel Centrodestra
La riforma del Mes mette a rischio il governo e lacera Forza Italia. E' quanto sta accadendo attorno alla revisione del Meccanismo europeo di Stabilità approvato dall'Eurogruppo, quindi anche dal ministro dell'Economia del Pd Roberto Gualtieri. Prima Vito Crimi e poi Luigi Di Maio, quindi due sostenitori dell'alleanza con i Dem e non il riottoso Alessandro Di Battista, hanno detto chiaramente che la riforma del Mes è peggiorativa annunciando di fatto il voto contrario in Aula dei pentastellati il prossimo 9 dicembre. "La discussione è in atto in queste ore, ma tra i nostri parlamentari l'ostilità è forte. Quasi impossibile un nostro voto a favore", confida ad Affaritaliani.it una fonte grillina. Senza i 5 Stelle, tranne magari qualche singolo deputato e senatori come Giorgio Trizzino, che ha aderito perfino all'intergruppo pro-Mes, i numeri per il governo non ci sono nemmeno alla Camera. Anzi, il no rischia di essere schiacciante vista la decisione di Silvio Berlusconi di seguire Lega e Fratelli d'Italia.
PD "MOLTO PREOCCUPATO" - Nel Partito Democratico aleggia una fortissima preoccupazione per come si stanno mettendo le cose in vista del voto in Parlamento. Gualtieri ha assunto una posizione chiara e precisa con i partner europei ed è impossibile fare marcia indietro a Bruxelles. "Pesante, non so se il governo è in pericolo ma sicuramente gliela facciamo pagare da qualche altra parte", spiega una fonte Dem commentando il quasi certo no del M5S alla riforma del Meccanismo europeo di Stabilità. La 'vendetta' di Zingaretti potrebbe colpire, ad esempio, il reddito di cittadinanza tanto caro ai pentastellati e in odore di revisione. Fatto sta che per la maggioranza si profila una prova durissima. Finora l'esecutivo aveva sempre schivato il voto in Parlamento sul Mes, proprio per nascondere le palesi divisioni nella maggioranza. Ma stavolta, salvo colpi di scena, non ci saranno escamotage a salvare il governo, almeno da una plastica spaccatura.
ESPLODE LA PROTESTA IN FORZA ITALIA - Scoppia la protesta e il malessere dei parlamentari azzurri, spiazzati dalla scelta di Silvio Berlusconi di votare contro la riforma del Mes. Subito dopo la nota del Cavaliere, in linea con le tesi della Lega e di Fratelli d'Italia, le chat di Forza Italia sono letteralmente esplose. In molti hanno ricordato come per mesi FI si sia battuta a favore del Mes, tanti di loro fanno anche parte dell'intergruppo favorevole al Mes. Quindi hanno chiesto un chiarimento immediato alle due capigruppo, che però hanno deciso di rinviare un confronto. Solo la settimana scorsa l'ex Cavaliere aveva vinto la partita nel Centrodestra sullo scostamento di bilancio convincendo con un'abile mossa Salvini e la Meloni a votare sì. Oggi il leader della Lega gli ha presentato il conto con l'ultimatum di stamattina ("stop all'alleanza con chi vota a favore della riforma del Mes") e Berlusconi, pensando anche e soprattutto alle elezioni amministrative del 2021, ha dovuto cedere alle richieste di Lega e FdI.
SALVINI E MELONI SODDISFATTI - Soddisfazione della Lega per la decisione di Forza Italia di non votare a favore della riforma del Mes, annunciata da Silvio Berlusconi. Matteo Salvini ha "dettato la linea sul Mes senza parlarsi preventivamente con Berlusconi", sottolineano dal partito. "Il centrodestra si conferma compatto: dopo il voto sullo scostamento, trova una sintesi su un tema molto delicato e divisivo come il Mes che ancora divide la maggioranza - aggiungono -. Apprezzabile anche che Berlusconi abbia risposto a stretto giro all'appello di Salvini".
"Fratelli d'Italia ringrazia gli alleati di Forza Italia, e in particolare Silvio Berlusconi, per averci seguito sul tema del MES e aver deciso di votare no insieme a noi il 9 dicembre in Parlamento. È una battaglia di cui Fratelli d'Italia si è fatto promotore fin da subito, che da sempre condividiamo con Matteo Salvini e la Lega e che siamo felici oggi raccolga la posizione del centrodestra unito. Il 9 dicembre scriveremo insieme una pagina di storia per difendere la sovranità nazionale dal cappio che l'eurosistema vorrebbe stringere al collo dell'Italia. Sarà l'ennesima prova di unità e di compattezza di un centrodestra che la maggioranza sperava inutilmente di riuscire a dividere". È quanto dichiara il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni.