Politica
Governo, ancora epurazioni a Mediaset: silurato anche Mario Giordano

Continua il terremoto a Mediaset: dopo la cacciata di Belpietro e Del Debbio, il direttore del Tg4 si vede togliere la conduzione di "Stasera Italia"
Maurizio Belpietro. Paolo Del Debbio. Mario Giordano. Tre punte di diamante dell'informazione di Rete4, tre illustri silurati a stretto giro. E il motivo recondito è sempre quello: aver favorito l'ascesa di Lega e M5s a discapito di Forza Italia.
Del resto lo show di Silvio Berlusconi ieri sera dopo le consultazioni con Sergio Mattarella ha chiarito icasticamente come la pensi il Cavaliere dei grillini e quanto sia "entusiasta" di vedersi soppiantato da Matteo Salvini quale leader del centrodestra.
E così, continuano le purghe, le epurazioni in casa. E la terza vittima è Mario Giordano, che si vede rimuovere dalla conduzione di "Stasera Italia" la striscia quotidiana che ha sostituito “Dalla vostra parte”.
Come riporta Tiscali News: "Al termine di una riunione burrascosa, Mauro Crippa, super plenipotenziario per l’informazione in casa Mediaset ha lasciato tutti i presenti di stucco con una comunicazione glaciale al direttore del Tg4: 'A partire da ora, Mario Giordano non è più responsabile del programma. Il nuovo responsabile - annuncia Crippa di fronte agli interessati - è Marcello Vinonuovo'."
Ma come? Marcello Vinonuovo, che nella gerarchia di Mediaset occupa un posto inferiore rispetto a Giordano? Non è difficile vedere in questa mossa l'intento di "umiliare" il direttore del Tg4, fino a questo momento ritenuto un pezzo da novanta in casa Mediaset.
Belpietro. Del Debbio. Giordano. Tre professionisti apprezzati e agguerriti, tre fiori all'occhiello dell'informazione Mediaset, e soprattutto tre uomini legatissimi al Cavaliere. E allora perché questo triplice e clamoroso allontanamento? Perché il tratto che contraddistingue tutti e tre è il fatto di essere in fondo fedeli ma tutto sommato dei "cani sciolti" e non degli yesmen totalmente asserviti alla voce del padrone.
In uno scenario proteiforme come quello del dopo voto, con un Berlusconi in ambasce, un sempre più rampante Salvini e uno scalpitantissimo Di Maio, la linea del Cavaliere è quella di serrare i ranghi, disporre i carri in cerchio e circondarsi di persone di cui fidarsi ciecamente. A costo di tagliare qualche testa, e divorare i propri "figli". Perché è quando è in difficoltà che il Caimano è più temibile e spietato.