Politica
Governo, "Conte cadrà. Ecco quando. E Mattarella metterà Draghi premier"
Crisi economica e conseguenze politiche/ Intervista di Affaritaliani.it a Massimo Cacciari, filosofo ed ex sindaco di Venezia
Finalmente è arrivato il giorno del tanto atteso Decreto Rilancio ex Decreto Aprile ed ex Decreto Maggio. Il governo è in grado di affrontare la crisi economica causata dal coronavirus?
"Decreto o non Decreto, non sono ancora arrivati i soldi ai tre quarti di coloro che li hanno chiesti. La situazione è assolutamente drammatica".

Massimo Cacciari
Di chi è la colpa?
"Un misto di mancanza di chiarezza nelle linee generali da parte del governo, oltre al solito vizio tutto italiano di una certa sovrabbondanza burocratica tra decreti e norme. Il tutto rende ancora più difficile risolvere la situazione. Diciamo che non è solo colpa del governo, ma che l'esecutivo non ci mette molto per facilitare la via d'uscita. Il rischio concreto è il fallimento di migliaia di imprese".
All'Italia servirebbe forse un governo di unità nazionale?
"Le forze politiche sono quelle che sono e non credo che aggiungendo alla maggioranza attuale Berlusconi e Salvini il Paese funzionerebbe meglio. Almeno il governo eviti inutili lungaggini e faccia arrivare i soldi alle persone".
Quindi il governo regge...
"Sicuramente fino a quando c'è l'emergenza sì. Finita la Fase 2, speriamo il prima possibile, si scateneranno proteste di ogni genere e ci sarà l'arrembaggio ai pochissimi soldi disponibili. A quel punto sarà davvero durissima per questo governo".
Cioè?
"Il punto nuovo e di svolta potrebbe essere l'ingresso in campo del Quirinale e Mattarella si potrebbe inventare qualcosa come fece Napolitano con Monti".
Draghi premier di un esecutivo tecnico?
"Non vedrei chi altro, francamente. Di fronte alla catastrofe che ci sarà in Italia sarà Draghi, probabilmente, il salvatore, con un governo sostenuto da quasi tutto il Parlamento".
Come giudica il lavoro di Conte?
"Come dimostrano i sondaggi, positivi, ha dimostrato una certa moderazione e anche una buona affidabilità. Ma non si può chiedere alla pietre di dare sangue".
Qual è l'elemento di instabilità della maggioranza? Il M5S? Il Pd? Italia Viva?
"I partiti ormai non c'entrano più nulla, sono solo aggregati di fazioni. Anche su un tema serio e importante come la regolarizzazione dei migranti che lavorano in agricoltura, nei 5 Stelle ci sono state posizioni totalmente opposte. E nel Pd è la stessa identica cosa. Anche nella Lega, che era rimasto l'unico partito granitico attorno a Salvini, iniziano ad esserci importanti voci diverse. Perfino nei partitini del 2%, come quello di Renzi, ci sono voci contrarie e distinguo. Non è più come una volta e non ha più senso parlare di guerra tra i partiti".